Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è giunto a Verona per la 50/ma edizione di Vinitaly. “Questo anniversario è bello tondo e come tutti gli anniversari tondi ci spinge a valorizzare le cose straordinarie che sono state fatte. Diciamola tutta – afferma Renzi – la pagina più bella del Vinitaly va ancora scritta come sanno gli imprenditori e le imprenditrici del vino, il momento del ricordo è molto suggestivo, ci sono un sacco di bei momenti da celebrare ma poi bisogna guardare avanti. Lo Stato ci crede rammenta Renzi – il ministro Martina è in prima fila in questa direzione. Credo che le prossime sfide che abbiamo di fronte vedranno questo paese tornare a fare squadra anche sulle questioni dell’agroalimentare. Il nostro obiettivo, per il 2020, è raggiungere i 50 miliardi di expo nell’agroalimentare. Eravamo a circa 30 mld di export di prodotti agroalimentari ora siamo a 36,9 mld. Il nostro vino – ha proseguito il premier – è meglio di quello francese. Quando l’ho detto a Hollande mi ha risposto ’però il mio è più caro’. Game, set, match a lui…” dice scherzando Renzi -. Qui ci sono imprenditori molto bravi rivolgendosi all’ospite cinese – Quando assaggi il loro vino ti inebri. Però è mancata una strategia comune come Paese. Noi adesso ci siamo evidenzia il premier – e il fatto che ci creda gente come Jack Ma, che ha creato Alibaba, la realtà più importante nel settore dell’e-commerce, è una grande opportunità per voi. Al lavoro perché il futuro è meglio del passato, però bisogna crederci. La riforma costituzionale – ha infine commentato – attribuisce allo Stato centrale e non alle Regioni la promozione turistica e del made in Italy nel mondo. Non è più possibile andare con il singolo ufficio della singola Regione a parlare all’estero. Vi hanno raccontato che la riforma riguarda solo i senatori ma riguarda anche queste cose. Rispetto ai francesi ci manca una promozione che non sia affidata a mille rivoli diversi, ha concluso.
D.T.