l terremoto politico in Spagna, provocato dal voto amministrativo in Spagna, fa discutere anche in Italia. Come riporta la stampa spagnola, infatti, con la conquista da parte di Podemos di Barcellona, e con ogni probabilità di Madrid, Valencia e Saragozza in alleanza con i socialisti, e il crollo dei consensi per il Pp del premier Rajoy, gli spagnoli hanno impresso al paese una svolta a sinistra. Per la prima volta nella storia del paese i voti di Pp e Psoe insieme rappresentano solo metà dell’ elettorato, davanti all’ affermazione dei due movimenti del ’nuovo’, Podemos e Ciudadanos, e a Valencia del locale Compromis che arriva secondo. “Il vento della Grecia, il vento della Spagna, il vento della Polonia -dice il premier Matteo Renzi a Rtv38 – non soffiano nella stessa direzione, soffiano in direzione opposta, ma tutti questi venti dicono che l’Europa deve cambiare e io spero che l’Italia potrà portare forte la voce per il cambiamento dell’Europa nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”. “L’euro serve ma serve anche l’Europa e perché l’Europa ci sia c’è bisogno di cambiare la politica economica e c’è bisogno anche di un po’ più di umanità”, ha detto Renzi. “Ho detto alla Merkel, a Hollande, a Cameron, anche con un po’ di commozione, fate quello che vi pare ma noi quel barcone con 800 morti lo riportiamo su, perché vogliamo dare sepoltura” ai morti e perché “tutta L’Europa deve rendersi conto che quello che sta avvenendo nel Mediterraneo è qualcosa che riguarda il nostro essere cittadini europei. Insomma – ha proseguito – il vento della Grecia, il vento della Spagna, il vento della Polonia non soffiano nella stessa direzione, soffiano in direzione opposta, ma tutti questi venti dicono che l’Europa deve cambiare e io spero che l’Italia potrà portare forte la voce per il cambiamento dell’Europa nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.