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    Villa Lais due mesi dopo il crollo ancora chiusa: verifiche in corso

    Villa Lais due mesi dopo il crollo ancora chiusa: verifiche in corso soprattutto in riferimento agli alberi. Ne ha parlato anche l’assessora municipale all’ambiente Estella Marino.

    Villa Lais è chiusa dunque da un bimestre a seguito del crollo del pino di cui si è parlato tanto in precedenza e, ancora oggi, sono in corso le verifiche sugli alberi. Proprio l’assessora municipale all’ambiente Estella Marino ha detto che “il servizio giardini in queste settimane sta svolgendo le attività predisposte dall’agronomo incaricato“. Fatto sta che la riapertura di Villa Lais si sta palesando più complicata di quanto ipotizzato. Il cuore verde dell’Appio Tuscolano è ancora off limits.

    Il crollo del pino e Villa Lais chiusa, la storia

    Era il 29 settembre quando nella villa si è schiantato un pino. Il crollo si è verificato in una domenica autunnale, di giorno. Un episodio che non ha causato feriti, probabilmente perché era l’ora di pranzo e forse la zona non era affollatissima per questo. Da allora i cancelli però sono stati sbarrati e non è stato più possibile accedere all’area giochi o agli spazi verdi per una passeggiata o fare dello sport all’aperto.

    Il crollo dell’albero era avvenuto a poche settimane di distanza da un’altra problematica strutturale. Dopo i danni causati dal temporale dell’8 e 9 settembre, Villa Lais era infatti stata interdetta per delle verifiche fitosanitarie sui tanti alberi presenti. Ciò che circa tre settimane dopo è accaduto, ha portato l’amministrazione a far porre i sigilli ed a richiedere nuovi controlli sul suo patrimonio arboreo.

    L’assessora municipale all’ambiente Estella Marino ha detto che il dipartimento ambiente ha incaricato un agronomo di verificare tutte le alberature. “Il servizio giardini, in queste settimane, sta svolgendo le attività predisposte dall’agronomo incaricato” ha dichiarato l’assessora.

    “È inoltre necessario – ha aggiunto Estella Marino – il dissequestro del pino a terra, per poterlo rimuovere. Al riguardo il servizio giardini sta sollecitando le autorità giudiziarie a concludere l’iter”.

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