VIGILI: OSPOL, IN ASSEMBLEA CHIEDONO LA MESSA IN MORA DEL CAMPIDOGLIO E SCIOPERO PER IL 20/06

Il malcontento tra i 6.200 vigili e vigilesse della Capitale aumenta paurosamente e nelle assemblee di oggi, svolte nei 10 Comandi Municipali, si è sentita salire fortemente la protesta. I vigili della Capitale sono stufi delle promesse fatte dall’attuale Amministrazione Comunale e dal Sindaco Marino, sono stufi di essere presi per i fondelli da “politici-amministratori” che non mantengono fede né alla parola data, né ai protocolli sottoscritti con la parte sociale. Il coro contro l’Amministrazione Comunale dei vigili è unanime ed in questo momento il Sindaco Marino è sotto il mirino di accuse pesanti in materia di inottemperanza alle leggi riguardanti la sicurezza dei vigili sulla strada: è ormai conclamato che i vigili di Roma sono tra i lavoratori, i più colpiti dalle malattie professionali mentre un’alta incidenza di mortalità, per tumori e malattie cardiocircolatorie, tutte da condurre al servizio prestato negli anni in strada, notoriamente inquinata, ha messo in allarme i vertici del Corpo della Polizia Municipale e i 6.200 agenti con le loro famiglie. Nelle assemblee dei lavoratori della Polizia Municipale è emerso fortemente l’indicazione unanime di programmare una grande manifestazione di vigili in divisa nello Sciopero Generale di Categoria di Roma già formalizzato dall’O.S.Po.L.-CSA per il 20 giugno alla Commissione di Garanzia sullo Sciopero. I vigili di Roma tornano a scioperare il 20 Giugno per inchiodare alle sue responsabilità il Sindaco di Roma e l’intera Giunta che, ad oggi, hanno disatteso l’accordo sottoscritto il 06 Marzo 2014, con l’O.S.Po.L.-CSA, che prevedeva:

1) Polizza Assicurativa contro le aggressioni;

2) Polizza Assicurativa per il porto dell’arma (propria abitazione H24);

3) Strumenti di autodifesa (sfollagente, keydefender, giubbotti antitaglio);

4) Medicina preventiva – attivazione Istituto Epidemiologico Regione Lazio;

5) Riconoscimento come luogo di lavoro la strada.

Ai 5 punti si aggiunge la pantomima delle indennità di disagio (da 5 anni già percepite) messe in forse dall’Amministrazione Comunale.

L’O.S.Po.L. dice basta a queste nefandezze e darà battaglia sia sul fronte sindacale sia sul fronte giudiziario attivando tutti i meccanismi per mettere in mora il Campidoglio per mancata ottemperanza degli accordi stipulati con la parte sociale. L’O.S.Po.L.-CSA chiede aiuto al Presidente del Consiglio Renzi per riconoscere ai 65.000 Poliziotti Locali d’Italia, con qualifica di P.S. e P.G., parificazione previdenziale, assistenziale e assicurativa alle Polizie dello Stato.