Solo da pochi giorni Marcello Foa è alla guida della televisione di Stato e già la sua nomina accende gli animi e spacca la coalizione di destra. FI ancora esprime il suo parere contrario al nome scelto dal Carroccio. Invece Partito Democratico e Liberi e Uguali guidano in prima linea la rivolta, invitando tutti i partiti dopposizione a non prendere parte alla votazione per il presidio Rai. “La maggioranza M5S-lega deve imparare che ci sono limiti invalicabili. Per questo invitiamo le forze di opposizione e specificatamente Forza Italia, a valutare la possibilità di non partecipare al voto della vigilanza, che il governo ha colpevolmente considerato scontato. Per queste ragioni Marcello Foa non può essere un presidente di garanzia della Rai”, così si esprimono dem e Liberi e Uguali in una dichiarazione scritta a quattro mani da Delrio e Marcucci, per la parte democratica, e da Fornaro e De Petris, in rappresentanza del partito di Pietro Grasso. Michele Anzaldi, a capo dellorganizzazione del presidio della tv di Stato per il Pd, ha intravisto che può essere preso in considerazione il licenziamento di Foa dal consiglio damministrazione. “La nomina può essere bloccata già domani dalla votazione prevista nel Cda dellazienda”,così Anzaldi. “Se insieme alla consigliera Borioni voteranno no anche il consigliere eletto dai dipendenti Laganà e il consigliere votato da Fdi e Fi Giampaolo Rossi, larrogante e pericolosa indicazione di Foa potrà essere respinta al mittente”. Non tutti però sono contrari alla scelta fatta dal governo per la guida ai vertici dellazienda. Giorgia Meloni ha dichiarato il suo assenso: “Lo voteremo, ci ha convinto la sinistra che sulla lottizzazione dovrebbe vergognarsi”. Quindi in sostanza Marcello Foa, stando alle previsioni, dovrebbe uscire indenne dalla votazione del Consiglio dAmministrazione. Ma questo potrà accadere solo se il prescelto del centrodestra Rossi esprimerà il suo voto a favore. Il duro ostacolo da superare però è il vaglio della vigilanza, dove, per spuntarla, servirebbero 27 votazioni. Con Fdi Foa avrebbe 23 rappresentanti a suo favore, ma per il momento manca lappoggio del partito di Berlusconi.