“Il rinnovo del contratto per i lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari è ormai una questione di civiltà, siamo oltre i limiti della normale vertenza sindacale. Sette anni di blocco e impegni regolarmente disattesi non sono accettabili per dei lavoratori sostanzialmente sfruttati, negli orari e nelle condizioni di lavoro. A fronte della sordità delle categorie datoriali occorre un intervento di mediazione delle istituzioni, dal livello della rappresentanza di Governo alla Regione”.
Lo ha detto oggi a Cagliari la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura, partecipando al presidio dei lavoratori della vigilanza e dei servizi fiduciari davanti al Consiglio regionale della Sardegna.
“Molto spesso gli enti per cui le società che hanno in appalto i servizi sono pubblici e – ha evidenziato la parlamentare – le tariffe non possono risultare dal massimo ribasso negli appalti, pagato a caro prezzo dai lavoratori che operano anche in carenza di organico. Queste persone lavorano per una paga da fame e talvolta non hanno nemmeno dotazioni adeguate e dispositivi previsti, pur dovendosi trovare in situazioni rischiose”.
Max