Il comando della Guardia Costiera di Siracusa abbandona la Sea Watch. Con una norma emanata ieri sera, il comandante Luigi DaAniello ha proibito la navigazione, lormeggio e la sosta di qualsiasi nave nellarco di mezzo miglio dalla Sea Watch da due giorni bloccata in mare. Il provvedimento infatti tende ad arrestare qualsiasi altra visita a bordo di soggetti non esplicitamente autorizzati come è accaduto domenica quando tre parlamentari hanno fatto visita allequipaggio della Sea Watch. Lordinanza dunque ostacola il giro dei parlamentari dem. Maurizio Martina, infatti, era già giunto a Siracusa: “Sono qui per tenere alta lattenzione e cercare di dare una mano assieme alle tante associazioni che stanno lavorando su questo fronte. La cosa fondamentale è mettere in sicurezza questa persone ed evitare che si giochi sulla loro pelle un altro tempo di questa campagna sbagliata che il governo ormai ha armato da mesi. Chi sta violando la legge è il governo italiano”. Alla staffetta avrebbero dovuto prendere parte Davide Faraone, Carmelo Miceli, Matteo Orfini, Fausto Raciti, Valeria Sudano e Francesco Verducci. I magistrati del centro siciliano dovranno esprimere un giudizio sulla condotta del comandante ma anche se, come nella vicenda Diciotti, il no allo sbarco è associabile al reato di sequestro di persona. La palla, insomma, ora è nella mani della magistratura. La percezione è che senza unoperazione legale sarebbe quasi impossibile sbrogliare il caso della Sea Watch, ormai ferma nelle acque da dieci giorni. Sino a ieri il procuratore della Repubblica di Siracusa Fabio Scavone aveva dichiarato che non cerano gli elementi necessari per procedere ad unazione legale, il comandante della Ong non aveva avvisato alcun stato di emergenza a bordo e anche soprattutto riguardante i minori presenti sulla nave (per i quali la collega Caterina Ajello venerdi ha inovcato limmediato sbarco), che sono sotto la sua totale responsabilità.