VIBO VALENTIA – CONDUCEVA SERENAMENTE UNA VITA DI AGI E SPENSIERATA.. INCASSANDO LA PENSIONE DELLA NONNA MORTA DA 10 ANNI

L’amata nonnina era morta da 10 anni, ma lui continuava ad intascarsi la pensione. C’è voluto un giudice, con l’ausilio dei carabinieri di Vibo Valentia, Tropea e Modena, per ricostruire la vicenda e procedere quindi al sequestro dei beni intestati all’estinta, per un valore di oltre 130mila euro. Il ‘furbo’ nipotino, oltre che dello stipendiuccio mensile, poteva così disporre di buoni fruttiferi postali, due conto correnti, due autovetture, e di un’impresa individuale. Al decesso della donna, che viveva a Rombiolo (Vibo Valentia), l’uomo non ha comunicato la scomparsa incappando nel reato di indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato. Dunque, ancora una volta la disonestà torna a pesare, sfruttandola, la comunità. C’è da sottolineare però anche la pessima gestione di certi enti ed uffici pubblici, che non si curano minimamente di controllare l’enorme dispersione di denaro in giro per il Paese, affidando all’onestà individuale del contribuente la responsabilità di soldi pubblici. Special modo in questi difficili anni di crisi dove, per moltissime persone, è soltanto un miraggio. E pensare che ad esempio l’Inps, nell’ambito delle erogazioni di pensioni di invalidità, con scadenza annua ‘richiama a visita, addirittura le persone affette dalla sindrome di down…

M.T.