VIA CRUCIS PAPA FRANCESCO: PREGHIERA PER PROFUGHI, VITTIME DI NAUFRAGI E ATTENTATI
La croce di Cristo, simbolo di sofferenza, la ritroviamo nelle vittime del terrorismo che “profana il nome di Dio”, nei profughi che concludono il loro cammino nellinsaziabile cimitero del Mediterraneo e dellEgeo, nei venditori di armi che danno ai loro figli da mangiare il pane insanguinato”, dei corrotti, così come di chi distrugge la “casa comune” del creato. La croce di Cristo è ancora viva e rappresenta lamore divino e lingiustizia umana, lobbedienza e il tradimento, patibolo della persecuzione e vessillo della vittoria”. Efferata la preghiera scritta e recitata, in mondovisione, dal Pontefice Massimo al termine della Via Crucis del Venerdì Santo. Migliaia di migliaia le persone accorse per levento: migliaia anche gli agenti in divisa e non, impegnati nelle operazioni di prevenzione e sicurezza. A portare la croce, nelle 14 stazioni accompagnate dalle meditazioni del cardinale di Perugia Gualtiero Bassetti sul tema “Dio è misericordia”, oltre al cardinale vicario Agostino Vallini, anche persone di varie nazionalità, tra cui cinesi, russi, siriani, centrafricani. La centralità dellevento è stata comunque la preghiera di Papa Francesco, dal titolo O Croce di Cristo! Ancora oggi sottolinea il Papa – la Croce la vediamo eretta nelle nostre sorelle e nei nostri fratelli uccisi, bruciati vivi, sgozzati e decapitati con le spade barbariche e con il silenzio vigliacco”.
D.T.