Come preannunciato, a Villa Pamphili, nella Capitale, laddove un tempo si radunavano migliaia di giovani per un celebre Festival Rock-prog, andrà in scena il ‘summit’ degli stati generali’ (termini come sempre roboanti – quasi di matrice ‘colonialista’ ), che altro non è che il lavoro ‘ordinario’ che qualsiasi governo svolge all’interno della sua sede naturale (il Parlamento), confrontandosi per trovare le soluzioni migliori per il Paese.
Vabbe, lasciamo perdere la forma e speriamo piuttosto – finalmente – in qualche contenuto pratico e, soprattutto, rapido.
E’ scritto ‘stati generali’ ma si legge ‘ultima chance’
Così ‘Cesare‘, scusate, Conte, nell’annunciare l’imminente summit, attraverso Facebook ha anticipato qualche tema che, tra le righe, rivela anche la presenza ‘renziana’ (vedi lo sblocca cantieri), a dimostrazione che l’esecutivo stavolta si gioca il tutto per tutto, nella speranza di non dover incappare in un ‘rimpasto’, o in un più probabile governo di unità nazionale (con il sì di Berlusconi in cambio del Quirinale), pur di non andare alle elezioni, dove sia la Meloni che Salvini avrebbero vita facile.
Un’agenda fitta di temi… ‘ordinari’ per un Paese serio
“Sbloccare i cantieri già in estate con norme che portino alle autorizzazioni in settimane anziché anni; 120 miliardi di opere da accelerare e realizzare; l’Alta velocità in tutta Italia, soprattutto al Sud; ‘Impresa 4.0 Plus’ per rafforzare gli incentivi alle realtà produttive; una rete nazionale unica in fibra ottica; una svolta su digitalizzazione e pagamenti elettronici. Sono solo alcuni degli obiettivi alla base del Piano per il rilancio di cui ho parlato ieri con la stampa. Temi sui quali ci confronteremo in questi giorni a Villa Pamphilj, con il contributo di tutti coloro che sono pronti a rimboccarsi le maniche per far ripartire subito l’Italia. È il momento delle azioni concrete e degli interventi urgenti per migliorare il Paese”.
Max