Vescovi e Cardinali con Viganò per portare il Papa alle dimissioni

Una lista di chi è dalla parte dell’ex nunzio a Washington, Carlo Maria Viganò, e che punta alle indagini sul dossier mirato alle dimissioni di papa Francesco, per non essere intervenuto sulla doppia vita dell’ex cardinale Theodore McCarrick. È così che il sito conservatore americano LifeSiteNews pubblica, già negli Stati Uniti una cassa di risonanza delle ex diplomatiche vaticane, oltre venti nomi che confermano l’esistenza di una non enorme ma ancora reale frangia di personalità ecclesiastiche allineata a Viganò, e in particolare, in linea con la richiesta che il Vaticano risponde.

Diversi vescovi e prelati si sono espressi lodando Viganò per la sua “integrità” e dicendo che è una persona “onesta” e “leale”. Il sito fornisce anche un indirizzo e-mail al quale chiunque può scrivere “se si incontrano nuovi vescovi o cardinali per sostenere l’inchiesta”. La volontà, in breve, sembra raccogliere la forza per creare il consenso più ampio possibile intorno alle accuse contro il Papa e a diversi uomini della curia.

LifeSiteNews inserisce nella lista il cardinale tradizionalista Raymond Burke che ha affermato che “le dichiarazioni fatte da un prelato dell’autorità dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò devono essere totalmente prese a cuore dai responsabili della Chiesa”. “Ogni dichiarazione deve essere soggetta a indagini”, ha detto.

Ecco quindi la dichiarazione del card. Daniel DiNardo, arcivescovo di Galveston-Houston e presidente della Conferenza episcopale americana. DiNardo ha detto: “Il 1 ° agosto, ho promesso che la Conferenza episcopale avrebbe esercitato tutta la sua autorità per perseguire le molte questioni che circondano monsignor McCarrick”. E ancora: “La recente lettera dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò presta particolare attenzione ed urgenza a questo esame. Le domande sollevate meritano risposte che siano conclusive e basate su prove”.

Così anche l’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone: Le rivelazioni di Viganò “devono essere prese sul serio”. “Aggiungo la mia voce a quella di altri vescovi nel richiedere un’indagine di questo tipo e ad intraprendere qualsiasi azione correttiva che potrebbe essere necessaria alla luce delle sue scoperte”.