Il Partito Democratico ha stabilito la data del suo nuovo congresso, marzo 2019, e che a guidare i dem fino ad allora sarà Maurizio Martina, che verrà eletto segretario nellAssemblea che si terrà nel prossimo weekend. Lobiettivo primario del Pd e del suo nuvo segretario sarà quello di ricompattare il partito e di arginare le correnti interne, almeno sino alle primarie dellanno prossimo. Martina avrà lincarico di reggente, con limpegno di non ricandidarsi a marzo. Questa tattica venne già utilizza ai tempi di Epifani e, anche sei i giochi sembrano fatti, tutto può ancora succedere. Per questo incarico a breve periodo si sono fatti avanti nomi importanti, quali Paolo Gentiloni (anche se poi ha declinato la sua candidatura), Dario Franceschini e il governatore della Puglia Michele Emiliano. Si è proposto anche Nicola Zingaretti che ha lanciato ufficialmente la sua candidatura in unintervista rilasciata al Corriere. Sul nome del governatore del Lazio, Mdp smentisce un suo appoggio per cui, secondo quanto dichiarato, membri del partito si sarebbero presentati ai Gazebo per sostenere Zingaretti alle primarie. Per quanto riguarda la linea renziana, da tempo si cerca di puntare sui fedelissimi, tra cui spiccano Matteo Orfini, Roberto Giachetti, Ettore Rosato, Lorenzo Guerini. Però ci potrebbe essere anche una sorpresa con la candidatura di Teresa Bellanova, mentre i nomi di Debora Serracchiani e Matteo Richetti, che da tempo hanno dato la loro disponibilità, ancora non sono stati presi in considerazione. I papabili della corrente che fa capo ad Emiliano, oltre allo stesso governatore pugliese sono Francesco Boccia e Giuseppe Antoci. Tra chi si è tirato fuori, oltre allex premier Gentiloni, vi sono lex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio e Carlo Calenda che ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di farsi inghiottire da una discussione infinita su nomi e cariche.