“In Italia ci sono un milione di bambini che vivono sotto la soglia di povertà. Come governo faremo un provvedimento per risolvere questo drammatico problema”, Renzi da Verona ha affrontato alcuni temi del Paese, ponendo l’accento sullo stato di indigenza dei minori, che i recenti dati Istat, unitamente a quelli della Caritas, definiscono preoccupanti. Una priorità che ha spinto il Governo a studiare urgentemente un provvedimento ad hoc. Il premier è poi tornato ad analizzare gli aspetti della crisi, passando attraverso il fisco, il lavoro e le riforme. “La musica sta cambiando e finalmente il Pil torna al segno più dopo tre anni di recessione dello 0,9 da quest’anno. Bisogna lottare contro l’evasione fiscale, la lotta all’evasione non si fa giocando a nascondino fuori dai negozi ma incrociando i dati. Bisogna passare dallo Stato timbro allo Stato click”, quindi il presidente del Consiglio ha detto la sua anche per quel che riguarda il lavoro: “Altro che reddito di cittadinanza io voglio creare opportunità di lavoro”’, ha commentato in replica al tema caro al M5s. Quindi, in attesa del voto finale che avrà luogo da domani presso Palazzo Madama, il percorso del Governo attraverso il varo delle riforme: “Questo paese non lo salvano le riforme ma proprio adesso che le facciamo, dobbiamo tornare a fare sogni grandi. Chi fa il gufo fa male anche te, digli di smettere. Così si sta picconando l’Italia. Questo paese – ha infine aggiunto – ha bisogno di fare sogni più grandi e sogni più belli. Ma l’Italia è stata fatta grande da chi ha avuto la capacità di fare sogni grandi. Mi torna in mente una canzone dei Negrita ’ho imparato a sognare’. E l’Italia diventerà meglio della Germania e meglio di tutti”.

Max