I vermi velenosi “Amphinome Rostrata”, conosciuti come “vermi di fuoco”, sono riapparsi sulle spiagge del Texas, negli Stati Uniti. Questi vermi, lunghi fino a 20 cm e composti da circa 150 segmenti, sono dotati di aculei velenosi che possono pungere chi cammina sulla sabbia, causando un bruciore intenso. Scoperti 250 anni fa dal naturalista Peter Simon Pallas, questi vermi possono essere trovati a diverse latitudini, inclusa la Nuova Zelanda. Possono vivere tra i 2 e i 9 anni e si riproducono sia sessualmente che asessualmente. La loro eliminazione naturale avviene attraverso pesci e granchi, che li predano come parte della loro dieta.
I vermi di fuoco, che possono raggiungere una lunghezza superiore ai 20 centimetri, sono composti da un massimo di 150 segmenti e sono ricoperti di aculei che possono facilmente pungere chi cammina sulla sabbia, rilasciando un veleno che causa un bruciore doloroso e immediato. Questo fenomeno è stato studiato da Jace Tunnell, dell’Harte Research Institute for Gulf of Mexico Studies all’Università Texas A&M-Corpus Christi.
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Questi vermi sono stati scoperti per la prima volta circa 250 anni fa dal naturalista prussiano Peter Simon Pallas e da allora sono stati individuati in varie località del mondo, inclusa la costa di Tutukaka in Nuova Zelanda. La loro presenza non è limitata a una singola area geografica, poiché possono adattarsi a diverse latitudini.
Gli Amphinome Rostrata hanno una durata di vita che varia tra i 2 e i 9 anni e possiedono la capacità di riprodursi sia sessualmente che per via asessuata, permettendo loro di proliferare rapidamente in ambienti favorevoli.
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Per contenere la popolazione di questi vermi, ci si affida a predatori naturali come pesci e granchi, che includono i vermi di fuoco nella loro dieta. Questo controllo biologico è essenziale per evitare che le spiagge diventino pericolose per i bagnanti.
Aggiornamento ore 8,30