Per carità, non abbiamo assolutamente nulla contro un ‘sano’ snack di vermi per spezzare la fame di metà giornata, tuttavia, ripensando all’ostracismo (se non al senso di ‘repulsione’), che l’Europa ha opposto per diverso tempo ai nostri prodotti alimentari – addirittura il Parma Doc – ci viene davvero da ridere.
Verme della farina, è il primo insetto che l’Ue autorizza come alimento
Oggi infatti, dopo l’accesa riunione di ieri, l’apposito comitato (costituito da rappresentanti di tutti i paesi Ue e interni alla Commissione), che si occupa si piante, animali, cibo e mangimi, ha autorizzato l’immissione sul mercato, delle larve seccate del Tenebrione mugnaio (Tenebrio molitor), come cibo destinato agli esseri umani. In realtà come ben sappiamo, sono moltissimi gli insetti commestibili e, in molti casi, anche ricchi di nutrienti e proteine. Ovviamente suona un po’ strano a noi, occidentali, che seguiamo tutt’altra alimentazione, ma allo stato dei fatti si parla di cibo. Un alimento poco sfruttato – per il momento – quello rappresentato dagli insetti commestibili, che rappresenta invece la ‘sopravvivenza’ per molti paesi poveri.
Verme della farina, commercializzandolo ci liberiamo di una ‘piaga’ che infesta ovunque
Meglio conosciuto come ‘verme della farina’, questo minuscolo coleottero infestante delle grosse industrie alimentari di tutto il mondo, così come accade già in altri paesi del mondo, una volta essiccato, si appresta dunque a comparire nei nostri supermercati per essere consumato sia come snack, che come ingrediente. Se vogliamo si chiude così un cerchio, visto che, come detto, la sua presenza è ormai una costanza in ogni granario, silos od industria mondiale. Dunque, piuttosto che continuare ad impiegare risorse ingenti per debellarlo, mettendo anche a rischio anche l’integrità degli stessi farinacei, abbiamo scelto la soluzione senz’altro più pratica: tanto vale mangiarcelo.
Max