Un cucciolo di circa cinque mesi costretto a vivere nell’incuria, in completo isolamento, legato a una roccia con una catena stretta al collo così corta da impedirgli qualsiasi movimento, senza acqua né cibo, è stato salvato dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), a Blera, nel viterbese. Dopo essere stato messo in salvo e curato, ora sta bene, è ospite di un rifugio a Vetralla e cerca casa per iniziare una nuova vita e dimenticare il suo triste passato.
Cucciolo legato a Viterbo, l’Oipa: “Sono in corso indagini per risalire al proprietari, e denunciarlo per il reato di maltrattamento”
“Non essendo microchippato non è stato possibile identificare il proprietario, ma sono in corso indagini per risalire alla sua identità e denunciarlo per il reato di maltrattamento”, spiega la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Viterbo e provincia, Giuliana Rodegher.
Inoltre, ha continuato, “Abbiamo scoperto questa situazione nell’ambito dei nostri controlli. Il piccolo viveva in quelle condizioni e tutt’intorno vi erano escrementi e immondizia anche pericolosa per la sua incolumità”.
Cucciolo legato a Viterbo, l’Oipa: “E’ stato chiamato ‘Jazz’, e microchippato provvisoriamente a nome del canile che lo ospita”
Grazie al supporto della polizia locale il cucciolo, che è statochiamato ‘Jazz’, e microchippato provvisoriamente a nome del canile che lo ospita, è stato liberato dalle guardie zoofile Oipa, e consegnato ai sanitari dell’Asl, per i primi accertamenti e terapie necessarie date le pessime condizioni di detenzione.
Cucciolo legato a Viterbo, l’Oipa: “Purtroppo questa vicenda non rappresenta un caso isolato, ogni giorno ci vengono segnalati maltrattamenti”
“Al di là dell’aspetto penale, emerge come il comportamento di chi lo ha trattato così sia crudele e socialmente inaccettabile”, prosegue la Rodegher. “Purtroppo questa vicenda non rappresenta un caso isolato, ogni giorno ci vengono segnalati maltrattamenti nei confronti di cani di ogni età, razza e taglia che patiscono le conseguenze dell’irresponsabilità di persone senza scrupoli”.
Max