Dialogo franco con l’opposizione. In Venezuela Maduro prova ad aprire un varco per una soluzione condivisa. Il leader venezuelano Maduro gioca la carta del confronto per provare a dirimere la ormai delicatissima questione politica che è sbocciata dopo la autoproclamazione di Guaidò e il rifiuto dello stesso Maduro di pensare ad elezioni presidenziali.
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha riaperto alla disponibilità verso un “dialogo franco e aperto” con l’opposizione, di modo da trovare una soluzione al conflitto politico nel Paese. “Credo nel dialogo franco e aperto come unico cammino per la tranquillità e la prosperità della Patria”, ha digitato su Twitter. Maduro ha inoltre ribadito che “negli ultimi sei anni ho formulato oltre 400 appelli” e lo farà “sempre, per amore del Venezuela”.
Sempre il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro ha annunciato che arriveranno nel Paese 300 tonnellate di aiuti umanitari dalla Russia. Nel corso Consiglio presidenziale a Caracas ha sostenutio che “abbiamo quotidianamente cooperazione, chiamata assistenza tecnica internazionale, assistenza umanitaria, e in questo ambito il 20 febbraio arrivano 300 tonnellate di aiuti e di assistenza umanitaria dalla Russia”.
Si tratta, ha ribadito Maduro di “aiuti che arrivano legalmente nellaeroporto di Maiquetía, trattandosi di medicinali di alto costo per aiutare il popolo”.
Nel frattempo gli Stati Uniti avevano fatto sapere, nelle ultime ore, che sarebbero disposti a incontrare il presidente del Venezuela Nicolás Maduro per negoziare la sua uscita. A dirlo alla Cnn sarebbe stato un alto funzionario dell’amministrazione. E il presidente venezuelano Maduro ha ammesso che il suo ministro degli Esteri Jorge Arreaza ha avuto un incontro co l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Venezuela, Elliott Abrams. Il meeting diplomatico si è tenuto a New York e stando il leader venezuelano Maduro i colloqui con i funzionari del governo degli Stati Uniti sarebbero stati “distesi”. Il primo meeting ha avuto la durata di “due ore e il secondo, il giorno dopo, tre ore”, ha chiarito Maduro all’Associated Press. “Ho invitato Elliot Abrams a venire in Venezuela. Tutto quello che deve fare è dire dove, quando e come e io ci sarò”, ha chiosato Maduro. Washington è uno degli stati che sostiene il leader dell’opposizione Juan Guaidó che ha riconosciuto come presidente legittimo del Venezuela.