L’incubo dopo la fine della storia, ora le conseguenze. È quanto successo ad un ferroviere di Trenitalia licenziato a seguito di alcuni comportamenti ritenuti lesivi ai danni di una collega. Il tutto è nato quando la donna ha voluto interrompere la relazione con il collega, che finita la storia ha iniziato a perseguitare la donna.
Prima minacciandola di diffondere materiale compromettente al fine di farlo vedere al marito, poi seguendola e pedinandola, infine scrivendo sui bagni della stazione il suo numero associato ad offerte sessuali. Un incubo interrotto dalla denuncia della donna.
La Cassazione ha confermato il licenziamento per il ferroviere “per la gravità del comportamento extralavorativo indubbiamente lesivo del vincolo fiduciario tra le parti”. Il ferroviere era stato condannato ad un anno e 4 mesi di reclusione a seguito dei quali Trenitalia aveva deciso di licenziarlo.
La Cassazione ha oggi confermato quel verdetto perché l’uomo stava destando “preoccupazione per l’incolumità propria e del marito”. L’uomo è rimasto quindi senza lavoro dopo la denuncia della donna, che dopo mesi di terrore ha trovato la forza di portare alla luce la vicenda, e ora a distanza di anni è arrivata la conferma del licenziamento.