I cinefili e gli addetti ai lavori ne erano ovviamente già al corrente, e presto, complice l’imminente Mostra del Cinema di Venezia, l’importante ricorrenza storico-filmografica sarà di dominio pubblico: il 2020 coinciderà infatti con i 100 anni della nascita sia di Federico Fellini (20 gennaio 1920) che di Alberto Sodi (15 giugno 1920). Due mostri sacri che proprio a Venezia, nel 1953 vennero ‘consacrati’ con ‘I Vitelloni‘. In realtà già l’anno prima regalarono alla storia del cinema italiano quel capolavoro che è ‘Lo Sceicco bianco‘, considerato il primo film ufficiale del regista riminese, che aveva debuttato alla regia due anni prima (1950) in coppia con Alberto Lattuada in ‘Luci del Varietà‘.
Ebbene, in vista della prestigiosa ricorrenza, la Mostra del Cinema ‘apre le danze’ proponendo ogni sera (dal 28 agosto al 7 settembre), prima della proiezione dei film in concorso, dei brevissimi docu-film che ricordando biograficamente il genio di Fellini attraverso servizi d’epoca inerenti ai set, alle prime, i backstage, il doppiaggio, le intrviste, i dialoghi con i ‘suoi’ attori, e molto altro. Insomma, un ricordo inestimabile di questo immenso talento nell’ambito della sua vita professionale. Questa sorta di micro rassegna, intitolata per l’appunto ‘Federico Fellini in frames‘, è un miracolo reso possibile grazie al preziosissimo Archivio storico dell’Istituto Luce Cinecittà.
Vista anche la curiosa coincidenza che lega questi due leggendari uomini di Cinema, nell’ambito di questa 76/ma Mostra del Cinema, verrà inoltre presentato il restauro dello Sceicco Bianco, realizzato dalla ‘Fondazione Cineteca’ di Bologna, all’interno del progetto ‘Fellini 100‘, in collaborazione con Rti-Mediaset ed Infinity. Come dicevamo, una pellicola ‘magica’, inserita tra i 100 film italiani da salvare, anche grazie all’apporto di quei personaggi di enorme spessore, che contribuirono al alore del progetto, come Ennio Flaiano (sceneggiatura), Michelangelo Antonioni (co-autore del soggetto), il M° Nino Rota (musiche) e, benché giovanissimo, uno strepitoso Alberto Sordi.
C’è però da segnalare che non sarà soltanto ‘Lo Sceicco bianco’ felliniano a tornare a nuova vita in quest’edizione, ma anche due film di Bernardo Bertolucci. Il primo è il suo film d’esordio alla regia – prodotto da Tonino Cervi – ‘La commare secca‘ (presentato proprio a Venezia nel ’62), su soggetto e sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini, per il quale Bertolucci lavorò l’anno prima come assistente nel primo film diretto dal regista friulano, ‘Accatton’e (1961). L’altro è ‘Strategia del ragno‘, anche questo presentato alla Mostra del 1970, prodotto dalla Rai, ed interpretato da Giulio Brogi, Alida Valli e Tino Scotti. La pellicola, ispirata a dei racconti di Jorge Luis Borges – impegnato ad analizzare divergenze e congruità fra il traditore e l’eroe – venne poi trasmesso in televisione nell’ottobre 1970 e, in un secondo tempo (1973), poi destinato al circuito delle sale d’essai.
Max