(Adnkronos) –
‘All the beauty and the bloodshed’ di Laura Poitras (Stati Uniti), unico documentario in concorso, vince il Leone d’Oro della Mostra di Venezia 2022. La Giuria presieduta da Julianne Moore e composta da Mariano Cohn, Leonardo Di Costanzo, Audrey Diwan, Leila Hatami, Kazuo Ishiguro e Rodrigo Sorogoyen, ha premiato con il premio principale il nuovo lavoro della regista premio Oscar per il documentario ‘Citizenfour’ nel 2015, che racconta la battaglia della celebre artista e attivista Nan Goldin per ottenere il riconoscimento della responsabilità della famiglia Sackler per le morti di overdose da ossicodone.
Il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria della Mostra del cinema di Venezia 2022 è andato a ‘Saint Omer’ di Alice Diop (Francia), toccante storia del processo per un infanticidio commesso da una migrante disperata. Il film, unica opera prima del concorso principale della Mostra, si è aggiudicata anche il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, assegnato dalla giuria presieduta Michelangelo Frammartino.
L’Italia festeggia con il Leone D’Argento per la migliore regia conferito a Luca Guadagnino per il film ‘Bones and all’ (Stati Uniti / Italia). Il film del regista italiano è valso anche il Premio Marcello Mastroianni, dedicato a un giovane attore emergente, a Taylor Russell, coprotagonista al fianco del divo Timothée Chalamet, del viaggio on the road di due giovani amanti cannibali.
La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile l’ha conquistata Cate Blanchett, protagonista nei panni di una direttrice d’orchestra molestatrice, del film ‘Tar’ di Todd Fields (Stati Uniti). Ad aggiudicarsi la Coppa Volpi maschile è stato invece Colin Farrell, per il film ‘The Banshees of Inisherin’ di Martin McDonagh (Irlanda), storia di amicizie e di rotture dai risvolti scioccanti, ambientata su una remota isola al largo della costa occidentale dell’Irlanda. Il film si è aggiudicato anche il Premio per la migliore sceneggiatura, scritta dallo stesso regista.
Favorito della vigilia nei responsi dei critici, ha ricevuto un Premio Speciale della Giuria ‘Khers Nist’ (‘Gli orsi non esistono’, prossimamente in Italia con Academy Two) del regista iraniano Jafar Panahi (Iran), attualmente in carcere, accusato di propaganda contro il regime. Il premio è stato accolto da una standing ovation nella Sala Grande del Palazzo del Cinema del Lido. A bocca asciutta, nel palmares del concorso, sia Netflix che Rai Cinema.
Per la sezione Orizzonti, la giuria presieduta da Isabelle Coixet e composta da Laura Bispuri, Antonio Campos, Sofia Djama e Edouard Waintrop, ha premiato come miglior film l’iraniano ‘Jang-e Jahani Sevom’ (World War III) di Houman Seyedi (Iran), il cui protagonista Mohsen Tanabandeh si è aggiudicato anche il Premio Orizzonti per il Migliore Attore. Il Premio Orizzonti per la Miglior Regia è andato a ‘Vera’ di Tizza Covi e Rainer Frimmel, film austriaco su Vera Gemma, figlia d’arte del grande Giuliano, la quale si è aggiudicata anche il Premio Orizzonti per la Migliore Attrice. Il Premio Speciale della Giuria Orizzonti è stato assegnato a ‘Chleb I Sol (Bread and Salt)’ di Damian Kocur (Polonia).
Il Premio Orizzonti per la Migliore Sceneggiatura, è andato al cileno Fernando Guzzoni per il film ‘Blanquita’, diretto dallo stesso Guzzoni (Cile). Il Premio Orizzonti per il Miglior Cortometraggio è andato a ‘Snow in September’ di Lkhagvadulam Purev-Ochir (Francia), che si è aggiudicato anche la Venice Short Film Nomination for the European Film Awards (Efa) 2022. Il Premio degli Spettatori – Armani Beuty per la sezione Orizzonti Extra è andato infine a ‘Nezouh’ della regista francese di origini siriane Soudade Kaadan.