Nasce a Venezia il forum annuale su ‘Management & turismo’ con l’obiettivo di aiutare le imprese ad affrontare le trasformazioni del lavoro, dotarsi di una migliore organizzazione e creare le condizioni per fondare il sistema del nuovo turismo veneto. Il forum è nato a seguito del convegno su ‘La trasformazione del lavoro nel turismo veneto: le filiere produttive e il ruolo dei manager’ promosso da Manageritalia Veneto e con la partecipazione dell’Associazione veneziana albergatori (Ava) e il Centro internazionale di studi sull’economia turistica (Ciset) dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Nel corso dell’evento sono stati evidenziati i cambiamenti che hanno interessato il settore del turismo, che ormai è strettamente collegato con tutte le altre filiere produttive. Ecco perché sorge la necessità, per ripartire, di maggiore confronto tra le parti, più sinergia tra le aziende e, soprattutto, le competenze delle persone e in particolare dei manager. In particolare, durante il convegno, è emerso come i dirigenti veneti affermano che l’innovazione è la principale sfida per riuscire a rispondere alle esigenze dei clienti. Le altre sfide riconosciute come più rilevanti sono proprio il potenziamento dei rapporti e delle partnership all’interno delle filiere a livello infrasettoriale e/o intersettoriale e la riorganizzazione del lavoro in seguito a fenomeni come l’affermazione del lavoro agile e la crescente automazione.
In Italia al 2020 su 115mila dirigenti del settore privato in totale solo 4.650 sono nel settore alberghi e ristorazione e in Veneto su 7.839 solo 50. I quadri sono 459mila e quelli del settore alberghi e ristorazione 4.014, in Veneto 36.813 in totale e 472 nel settore alberghi e ristorazione. In sostanza, i numeri dei manager del comparto evidenziano una scarsa managerializzazione ma per ripartire serve implementare la trasversalità tra i settori e delle competenze ed ecco che Manageritalia Veneto e gli altri enti mettono a disposizione persone preparate, anche per il ricambio generazionale, alle aziende più in difficoltà come, in particolare, le piccole e medie imprese.