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Veneto, cala la produzione vendemmiale. Le cause? Per lo più fitosanitarie e climatiche

Rispetto allo scorso anno, i dati sulla produzione vendemmiale in Veneto hanno subito un calo: 9,3% in meno la vendemmia di quest’anno (2023) rispetto allo scorso (2022). Una combinazione di problemi, quelli fitosanitari e quelli climatici, hanno fatto sì che ciò avvenisse. In particolar, a contribuire a questo calo c’è stata la peronospora e le forti grandinate.

Dal terzo appuntamento del trittico 2023 organizzato da Regione del Veneto, Veneto Agricoltura e Avepa, le uve più penalizzate sono state soprattutto le uve a bacca bianca (-10,4%), le uve a bacca nera (-4,6%) e le produzioni Doc (-11,8%), hanno aumentato lievemente la produzione le uve destinate a Igt (+1,6%) e i vini varietali/generici (+12,2%). Si tratta in gran parte di uve destinate alla produzione di vini Doc (70%), Docg (10,1%) e Igt (16,3%).

Anche la produzione di vino è diminuita rispetto allo scorso anno, scendendo a 10.9 mln di ettolitri. “L’anno scorso abbiamo avuto un incremento del valore delle esportazioni del 14% con 2,84 miliardi di euro, e nei primi nove mesi del 2023 la Regione ha già esportato per 2,04 miliardi di euro, segnando una contrazione, per la prima volta dopo anni, dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in linea comunque con il trend nazionale” ha detto Alessandra Liviero, dirigente Economia e Comunicazione di Veneto Agricoltura.