Si apre con larresto di un monsignore e di unex collaboratrice laica del Vaticano, la seconda parte del caso Vatileaks. La donna è stata rilasciata poco dopo poiché si è resa immediatamente disponibile con gli inquirenti per le indagini. Sembra non avere fine la questione giudiziaria che vede nel mirino lazione dei corvi, con fuga di notizie, carte private e personali, in un primo momento finite in inchieste giornalistiche ed ora pronte per essere pubblicate allinterno di due libri in uscita a breve. Sembra dunque non avere fine la vicenda Vatileaks, a distanza di tre anni e mezzo dal primo caso, che vide coinvolto lex maggiordomo papale di Benedetto XVI, Paolo Gabriele, per aver reso noti alcuni documenti della segreteria del Pontefice. Francesca Immacolata Chaouqui, esperta di comunicazione, venne nominata nella Commissione di monitoraggio sui tagli di spesa in Vaticano il 18 luglio 2013, e poi disciolta a fine mandato. Alla sua nomina, molti risposero con sorpresa poiché era conosciuta da pochi e solo per via della sua vicinanza con Monsignore Lucio Vallejo Balda, esponente dellOpus Dei, a cui la stessa Chaouqui dichiarò di sentirsi legata dal punto di vista spirituale. Unica italiana, donna e laica, in breve tempo il nome della Chaouqui è saltato subito allattenzione delle vicende interne alle mura leonine. Monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, invece, era già segretario della Prefettura degli Affari Economici e della Commissione sulle Attività Economiche e Amministrative. Movente dellarresto sembrerebbe trovarsi nella figura di nuovo corvo che gli è stata attribuita a causa della fuga di tali documenti riservati. Si trova ora chiuso in una cella del Vaticano, la stessa in cui, tre anni e mezzo fa, Paolo Gabriele venne rinchiuso in seguito al primo scandalo vaticano. Francesca Immacolata Chaouqui è stata rilasciata poco dopo larresto per la sua massima collaborazione e disponibilità, e per aver depositato dei documenti a supporto e testimonianza delle proprie dichiarazioni. A confermare limminente rientro a casa della donna è lavvocato Giulia Bongiorno, legale della Chaouqui. Immediata anche lapprovazione di Papa Francesco che ha reputato opportuni i provvedimenti presi a seguito della fuga di notizie. Si pensa ora anche ad eventuali manovre nei confronti dei libri in uscita di Nuzzi e Fittipaldi allinterno dei quali sembrano essere presenti documenti riservati vaticani. Lazione giuridica, secondo quanto emerso dalla Santa Sede, potrebbe facilmente diventare di natura penale.