La Sala stampa vaticana ha comunicato che Papa Francesco ha accettato in via ufficiale le dimissioni al governo pastorale dellarcidiocesi di Washington, presentate dal cardinale Donald W. Wuerl. Una decisione che nasce probabilmente in seguito alle recenti accuse mosse proprio verso Wuerl che, nellindagine sugli abusi sessuali su minori condotta nello Stato Usa della Pennsylvania, era stato accusato di aver coperto numerosi preti pedofili quandera vescovo di Pittsburgh. Il cardinale Wuerl, 78 anni il prossimo 12 novembre, arcivescovo di Washington dal 16 maggio 2006, è il prelato più alto in grado coinvolto nelle recenti indagini sulla pedofilia condotte in vari Stati americani, tra cui la Pennsylvania. Nello scorso conclave aveva guidato la compagine americana nellelezione di Bergoglio.?Il suo coinvolgimento con il dossier Pennsylvania riguarda in particolare laccusa di aver coperto numerosi casi di abusi sessuali di sacerdoti nel periodo, tra il 1988 e il 2006, era vescovo di Pittsburgh. Dopo luscita del report del procuratore della Pennsylvania, nellagosto scorso, Wuerl – che aveva già dato le dimissioni da arcivescovo di Washington al compimento dei canonici 75 anni di età – ha rimesso nuovamente il suo mandato nelle mani di papa Francesco, che lo ha dapprima invitato a consultarsi con i sacerdoti della sua diocesi. Successivamente Wuerl ha annunciato di stare per recarsi in Vaticano per discutere le sue dimissioni col papa, che ora le ha accettate. Al momento, non è stata annunciata la nomina del successore di Wuerl alla guida dellarcidiocesi della capitale americana. In quella carica, nel 2006 Wuerl aveva preso il posto del cardinale Theodore McCarrick, dimissionario per raggiunti limiti di età e oggi 88/enne, poi a sua volta coinvolto in un clamoroso scandalo per i suoi rapporti omosessuali con seminaristi e per gli abusi su minori quandera sacerdote e New York (per questo recentemente privato della porpora da papa Francesco).??La vicenda di McCarrick è stata anche al centro del dossier dellex nunzio negli Stati Uniti, mons. Carlo Maria Viganò, che ha chiesto le dimissioni del Pontefice accusandolo di aver ignorato le informazioni sui misfatti gay dellex cardinale e di aver di fatto annullato una precedente sanzione emessa dal papa emerito Benedetto XVI: accuse duramente smentite nei giorni scarsi dal cardinale canadese Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i Vescovi.