Vaticano, Milanese: “Non sono un pentito, ogni passaggio concordato con Papa”

“Ancora una volta dopo aver letto le cronache relative all’inchiesta in corso, sono costretto a correggere le letture che alcuni organi di stampa si ostinano a fare distorcendo incomprensibilmente i fatti. Ribadisco che il mio ruolo è stato chiarito definitivamente dalla magistratura vaticana, e la mia posizione è sempre stata trasparente e limpida, in ogni passaggio di questa storia come del resto si evince dalla fedele ricostruzione degli inquirenti” così Giuseppe Milanese, presidente della cooperativa Osa all’Adnkronos. 

” Per i fatti in oggetto – spiega Milanese – mi sono limitato a fornire, su esplicita richiesta del Santo Padre e per un periodo di tempo limitato (dal 17 dicembre del 2018, giorno in cui sono venuto a conoscenza del palazzo di Londra, al 5 gennaio 2019) una consulenza per trovare una soluzione al problema che era stato creato. Ai magistrati vaticani ho resocontato gli accadimenti di quelle 3 settimane in cui, voglio ribadirlo, ogni mio passaggio era stato concordato con il Pontefice nella più totale e assoluta trasparenza”. E ancora: “Ho querelato in questo anno alcuni giornalisti che hanno provato a schizzarmi fango addosso e che, non contenti di non vedermi fra i rinviati a giudizio, mi hanno appioppato l’etichetta di ‘pentito’. Non esiterò – continua Milanese all’Adnkronos -a farlo di nuovo per tutelare il mio nome, la mia professionalità e, soprattutto, l’amicizia personale di vecchia data che lega me e la mia famiglia al Santo Padre”