Già nelle scorse settimane, quando è stato approvato dalla Camera bassa, il disegno di legge aveva suscito sdegno in Israele, al punto che lo stesso premier Benjamin Netanyahu, aveva affermato che si tratta di “un tentativo di riscrivere la storia”. Una dura critica alla quale Stanislaw Karczewski, presidente del Senato, ha replicato al premier israeliano assicurandolo circa l’intenzione da parte della Polonia, di proseguire il dialogo con Tel Aviv, cercando di far capire le intenzioni che hanno indotto il suo paese a motivare la messa a punto della legge. Ed oggi il Senato polacco , come ha riferito l’agenzia di stampa PAP, ci ha messo ’il carico da 12’, approvando la legge che vieta di parlare di ’lager polacchi’, pena multe salate o addirittura la reclusione fino a tre anni per chiunque definisca come tali i lager nazisti in Polonia “. Dal canto suo ’Diritto e Giustizia’, Partito di governo, ha spiegato che “il provvedimento ha il solo scopo di difendere la reputazione del Paese e impedire l’uso di formulazioni non corrette per descrivere la sua storia, ma da molti la legge è vista come strumento utilizzabile per negare casi di complicità da parte polacca in crimini di guerra”. Ora per diventare esecutivo, il provvedimento, dovrà essere firmato dal presidente.
M.