La variante Omicron del Covid “purtroppo è un’ulteriore mazzata sul collo di un lavoro impressionante che è stato fatto in questo ultimo anno con le vaccinazioni. Non sappiamo ancora molto, non siamo in grado ancora di fare delle previsioni precise su quella che sarà la sua evoluzione, sicuramente purtroppo si comporterà come minimo come la Delta, per cui creerà molti problemi e presto sarà la più importante variante che contaminerà e andrà a infettare mezza Europa”. Lo ha detto Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale della Regione Lombardia, ospite di Rtl 102.5.
“Per fortuna credo che il dato positivo estremamente interessante riguardo questo paziente che è stato isolato a Milano è che lui stesso ha ammesso di aver fatto la doppia vaccinazione, di essere in condizioni di salute tutto sommato buone. Di nuovo ha dimostrato che i vaccini sono fondamentali per evitare di finire in ospedale o peggio in rianimazione o terapia intensiva”, ha aggiunto.
“Anche la Omicron di fronte alla doppia vaccinazione non crea quindi quelle conseguenze ben più negative che abbiamo visto nel passato. L’unica arma che abbiamo, che è un’arma efficace e non spuntata, è quella dei vaccini”, ha sottolineato Bertolaso.
VACCINAZIONI IN LOMBARDIA – “Per quel che riguarda la Lombardia alla fine di questa settimana dovremmo riuscire ad arrivare all’obiettivo di 100mila somministrazioni di dosi di vaccino giornaliere” ha detto Bertolaso. “Nelle ultime due settimane all’improvviso c’è stato uno tsunami di diverse vicende: da un lato si è abbassata a 40 anni la soglia di età di chi aveva diritto alla terza dose, poi si è detto dai 18 anni in su. In contemporanea si è ridotto il periodo di latenza tra la seconda e la terza dose dai 6 ai 5 mesi e questo ha prodotto un ingolfamento che ha mandato un po’ in tilt tutto il sistema nazionale”, ha spiegato.
“Ci stiamo organizzando, già adesso la situazione è migliorata molto per ciò che riguarda le code e le possibilità di prenotarsi. A fine di questa settimana per forza dovremo fare oltre 100mila terze dosi al giorno, altrimenti questa nuova ondata non riusciamo a fermarla. È dimostrato che il picco di questa ondata sarà verso fine gennaio, per cui vaccinare con la terza dose a febbraio è inutile, bisogna farlo adesso. Il mese decisivo è questo di dicembre che inizia prestissimo”, ha sottolineato.
SUPER GREEN PASS – Bertolaso ha poi osservato che “sicuramente l’aumento delle prime dosi dipende dal super Green pass che è stata un’operazione a mio giudizio giusta adottata dal governo, che ha stretto quelle che erano le procedure precedenti che io non ho mai condiviso: ad esempio il tampone antigenico serve molto a poco. Lo sanno tutti nel campo medico che ha un’efficacia al massimo del 70%, quindi uno su tre è un falso o negativo o positivo”.
“Poi anche questo timore che adesso con l’inverno e l’arrivare di tutte le situazioni di peggioramento può indurre tutti a fare la prima dose che avrebbero dovuto fare qualche mese fa. Fino a metà novembre facevamo circa 2mila prime dosi al giorno, ora ne facciamo oltre 10mila. È un segno estremamente positivo che contribuisce a cercare di creare questa nuova diga contro l’ondata che ci sta arrivando addosso”, ha concluso.