In Italia “non ci sono motivi di allarme per la variante indiana del virus Sars-Cov2. Quello che sta succedendo in India” con news drammatiche in arrivo dal Paese e “con il grande aumento dei casi, non è dimostrato che sia dovuto esclusivamente a questa variante. Sappiamo che nel Paese circolano, come in tutti i Paesi, moltissime varianti. Il problema dell’India è che si tratta di un Paese con una densità di popolazione molto elevata e che a rafforzare le misure di contenimento fa fatica. La situazione indiana è completamente diversa dalla nostra”. Lo spiega all’Adnkronos il virologo Giovanni Maga, direttore dell’l’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia.
Maga ricorda, inoltre, che queste varianti “circolano da mesi, ma nei Paesi occidentali ci sono stati pochissimi casi. E non ci sono nemmeno segnali che ci sia un’espansione in atto”.
La variante indiana, quindi, “non sembra in grado, in alcun modo, di cambiare il quadro della nostra epidemia. Dobbiamo ricordare che siamo in una situazione in cui c’è un virus che circola ancora in maniera significativa, il ceppo dominante è quello inglese che sappiamo essere più contagioso. Quello che serve, ed è sufficiente, è mantenere le regole di prudenza. Con mascherina, distanziamento e igiene. Questo ci si protegge contro qualsiasi variante”, conclude Maga.