Per fare fronte all’aumento di contagi di Covid, causate soprattutto dalla variante Delta del virus, sono state reintrodotte in Israele, il secondo Paese per percentuale di popolazione vaccinata, alcune restrizioni. Il ministero della Salute ha annunciato l’immediata entrata in vigore delle restrizioni. Per il secondo giorno consecutivo, nelle ultime 24 ore, sono stati registrati più di 100 nuovi contagi. L’incidenza è particolarmente alta fra i giovani.
Ai varchi di frontiera, negli ospedali e negli ambulatori medici, così come all’Aeroporto internazionale di Tel Aviv, sarà di nuovo obbligatorio indossare la mascherina. Sono anche state introdotte sanzioni dell’equivalente di 1.500 dollari per i genitori i cui figli violano la quarantena. Anche chi è guarito dal Covid o è stato completamente vaccinato deve sottoporsi a un periodo di quarantena dopo essere entrato in contatto con una persona positiva con “una variante positiva”.
Il Premier Naftali Bennett si è appellato agli israeliani chiedendo loro di non recarsi all’estero, laddove non strettamente necessario. In Israele, Paese in cui vivono 9 milioni di persone, più di 5,5 milioni di persone hanno ricevuto una dose di vaccino e circa 5,2 milioni anche la seconda.