A quanto pare la variante indiana o meglio, Delta, è molto insidiosa. Anche per quanti vaccinati. Stamane infatti, via Twitter, lo scienziato israeliano-americano, Yaniv Erlich, ha scritto: “Brutte notizie in arrivo stamattina da Israele”.
Il professore associato alla Columbia University, dopo aver analizzato i dati del ministero della Salute israeliani relativi alla protezione del vaccino rispetto alla Delta, ha spiegato “Il ministero della Salute riferisce che l’efficacia di Pfizer per la protezione contro la variante Delta scende al 64% dal 94% contro altri ceppi”.
Dunque, ha concluso lo scienziato, “Ciò ha importanti implicazioni per l’immunità di gregge e la capacità del virus di evolversi ulteriormente“.
Del resto, quanto registrato da Tel Aviv, 343 nuovi casi nelle ultime 24 ore, preoccupa non poco. Infatti attualmente la variante indiana è responsabile del 90% di tutti i casi di Covid-19 censiti nel paese. Tre settimane fa si parlava del 60%.
Una situazione che ha indotto il premier Naftali Bennett, ed il ministro della Sanità (Nitzan Horowitz), ad un incontro che potrebbe anche suggerire nuove restrizioni. Al momento l’ipotesi più accreditata è quella di somministrare, per i gruppi a rischio, una terza dose di vaccino.
Max