Un focolaio di variante Delta spinge la Campania a mantenere l’obbligo di mascherina all’aperto. Il presidente della regione, Vincenzo De Luca, illustra i motivi alla base dell’ordinanza che prevede l’obbligo di mascherina all’aperto nei centri abitati, nelle piazze, sul lungomare. E non solo, quindi, nei casi di assembramenti indicati dall’ordinanza del ministro Roberto Speranza che ha eliminato l’obbligo di mascherina all’aperto dal 28 giugno. “La Campania ha deciso di mantenere l’obbligo della mascherina all’aperto perché nella regione abbiamo uno dei focolai nazionali della variante Delta. L’altro, più consistente, è in Lombardia”, dice De Luca, nel corso di una diretta Facebook.
“La differenza in Campania rispetto alle misure nazionali è che i decreti nazionali obbligano a tenere la mascherina nelle fiere, nei supermercati, nei negozi al chiuso, sui mezzi di trasporto. Noi abbiamo aggiunto solo una cosa, è obbligatorio tenerla quando si va in strada. Non significa tenerla nel parco pubblico quando si va a fare footing alle 6 di mattina o al ristorante. Il senso di quella decisione è: anziché fare la finzione di portare la mascherina in tasca e poi te la metti quando c’è l’assembramento, in Campania bisogna metterla subito, perché quando esci per strada l’assembramento c’è sempre”, afferma.
“La Campania – ricorda- è la regione con la più alta densità abitativa, l’area metropolitana di Napoli ha la più alta densità abitativa d’Europa. Dunque il pericolo di contagio è molto più elevato e dobbiamo essere prudenti. La variante Delta fra l’altro ha una particolare aggressività nei confronti dei giovani, e in Campania abbiamo la popolazione più giovane d’Italia”.
De Luca spiega che “nei giorni scorsi sono andati in terapia intensiva due ragazzi di 30 e 31 anni. Qualche giorno fa sono tornati alcuni ragazzi, del territorio della Asl Napoli 2, che avevano partecipato a una festa scapigliata a Maiorca e si sono presi il Covid con la variante Delta, parliamo di ragazzi di 18 anni. Dunque dobbiamo essere più prudenti per questi motivi”.
“La mascherina è un piccolo sacrificio che può portare un grande beneficio. E’ un fastidio? Lo è anche il casco, la cintura di sicurezza, ma è un aiuto ad evitare danni o a salvarti la vita”, prosegue. “Noi abbiamo di fronte uno scenario di maggiore tranquillità perché abbiamo milioni di dosi di vaccino somministrate -aggiunge- ma dobbiamo essere prudenti perché siamo un territorio difficile, una realtà di grande congestione urbana. Vale la pena fare questo piccolo sacrificio”.
Capitolo vaccini_ “Il nostro obiettivo è immunizzare la Campania entro il 2021, questo vuol dire che dobbiamo fare la seconda dose per quelli che mancano all’appello, cioè che dobbiamo passare da 5 milioni e 41mila vaccinati, a 9,2 milioni di vaccinati. Questo è l’obiettivo al quale stiamo lavorando”. “Questa battaglia -dice- la si vince con la tenacia, quando non ci si distrae, quando non ci si stanca per strada. Noi dobbiamo avere una tenacia feroce, tedesca. Dobbiamo fare 9,2 milioni di vaccinazioni entro il mese di novembre, e così dovrà essere”.
De Luca ricorda “avevamo un altro obiettivo, cioè avere a Napoli il 70% di vaccinati per inizio luglio, e qui abbiamo avuto qualche rilassamento. Adesso, grazie a Dio, abbiamo riscontrato una ripresa di voglia di vaccinarsi. Allora non perdiamo questa voglia e – sottolinea rivolgendosi ai cittadini campani – aiutateci a raggiungere l’obiettivo. Tutta la Campania immunizzata, cioè con la seconda dose, entro fine novembre inizio dicembre, se vogliamo riprendere la vita normale e se vogliamo raggiungere l’obiettivo della Campania: aprire tutto, ma aprire per sempre”.