Variante covid dal Sudafrica, “ci sono al momento meno di 100 sequenze complete disponibili. Non sappiamo molto al riguardo ancora. Quello che sappiamo è che ha un ampio numero di mutazioni e la preoccupazione, quando hai così tante mutazioni, è che questo possa avere un impatto su come il virus si comporta. Adesso i ricercatori si stanno mettendo insieme per capire dove sono queste mutazioni e cosa potenzialmente potrebbero significare per i nostri strumenti diagnostici, le nostre terapie e i nostri vaccini. È positivo che queste varianti vengano scoperte. Significa che abbiamo un sistema in campo. Ci vorranno poche settimane per noi per capire quale impatto ha questa variante”. A spiegarlo è stata l’epidemiologa Maria Van Kerkhove, esperta dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), facendo il punto su quanto si sa del nuovo mutante in questo momento.
“C’è un sacco di lavoro in corso”, ha assicurato l’esperta, spiegando che si tratta di “una variante sotto monitoraggio” e che il gruppo tecnico Tag-Ve (Technical Advisory Group on Sars-CoV-2 Virus Evolution) sta discutendo “se farla diventare una variante d’interesse o di preoccupazione. E se fosse questo il caso – ha aggiunto van Kerkhove – le daremo un nome con una lettera dell’Alfabeto greco”. Tutti “devono capire che più questo virus circola, più opportunità ha di cambiare”, è il monito dell’esperta. “Ognuno ha un ruolo da svolgere nel portare la trasmissione verso il basso, a un livello tale da proteggersi contro la malattia grave e la morte. Quindi vaccinatevi quando potete, assicuratevi di aver fatto il ciclo completo e di aver compiuto tutti i passi necessari per ridurre la vostra esposizione” al contagio “e per prevenire il rischio di trasmettere il virus ad altri”.