Ci sono voluti 29 anni ma, alla fine, la polizia di Varese è riuscita a risolvere il caso dellomicidio di Lidia Macchi, studentessa 19enne massacrata da 29 coltellate, e ritrovata in un bosco vicino allospedale di Cittiglio nel gennaio del 1987. A premiare la tenacia degli investigatori, la comparazione della calligrafia dellassassino, che dopo lefferato delitto scrisse una lettera ai genitori della povera giovane. Ebbene, dopo aver lavorato accuratamente sulle analisi calligrafe, Anna Giorgetti, gip di Varese, su richiesta del sostituto pg di Milano Carmen Manfredda, ha firmato lordinanza di cattura per un ex compagno di scuola di Lidia Macchi. La studentessa quel giorno si era recata presso lospedale di Cittiglio a trovare una sua amica ricoverata. Il suo cadavere venne ritrovato nel vicino boschetto. Un plauso agli investigatori che in tutti questi anni hanno continuato a lavorare per assicurare alla giustizia lassassino.
M.