van Hoecke fa danzare Barrett sulla luna con i Pink

    “’Shine’ è la mia autobiografia, ma racconta anche la vita di ogni uomo. E’ la storia delle nostre vite che procedono per cicli, con un movimento circolare come quello della musica e della danza delle stelle, della rotazione della luna. Un moto scandito da un continuo processo di nascita-morte-rinascita. La vita non è altro che la stoffa dei sogni di cui scriveva Shakespeare, una stoffa che viene continuamente ordita, tramata, disfatta e ritessuta. ‘Shine’ è un lavoro intriso di speranza in cui la fantasia diventa l’arma per combattere il materialismo che imperversa, il potere e le brame che incombono oggi”.
    Così il grande coreografo e regista e coreografo di origine russo-belga, Micha van Hoecke, presenta ’Shine Pink Floyd Moon’, uno bellissimo spettacolo nato appunto attraverso l’amore per le canzoni della celebre band inglese. 
    Una sorta di opera psichedelica dove, dal meraviglioso intro di ’Shine on You Crazy Diamond’ (l’overture di ‘Wish You Were Here’, il loro nono album, pubblicato nel 1975 e dedicato al loro amico-fratello-mentore Syd Barrett, preda di turbe psichiche), gli splendidi solisti della Compagnia Daniele Cipriani, danno vita a figure suggestive e colorate che abitano la luna. Quella stessa luna che, per l’appunto, Roger Waters, Nick Mason, Richard Wright e David Gilmour, cantavano fosse la nuova dimore astrale di Barrett. In linea con la tradizione cara agli stessi Pink Floyd, luci, laser ed effetti regalano ai danzatori effetti bellissimi, scenicamente filmici.
    Prodotto da Daniele Cipriani Entertainment e Menti Associate di Gilda Petronelli (in coproduzione con Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi), ’Shine Pink Floyd Moon’ raccoglie un cast formato da ben 30 elementi, con la ‘guest ‘Denis Ganio.
    A garantire circa la qualità di questo interessante e suggestivo spettacolo. Oltre le musiche della band, è senz’altro la sapiente ‘mano’ di Micha van Hoecke, per anni ballerino ed ‘allievo’ dell’immenso Maurice Béjart ai tempi del Ballet du XX Siècle di Maurice Béjart.
    Tanto per dare anche un tocco di sana fatalità a quest’evento, una frase che lo stesso coreografo pronuncia nella sua biografia edita da ‘La Palma’, in cui Van Hoecke per dare idea del successo che accompagnava la compagnia di Bejart in quegli spledidi anni:’’Eravamo famosissimi, amati, osannati. Con i nostri spettacoli riempivamo stadi e palazzetti dello sport. Eravamo famosi come i Pink Floyd”. 
    Dopo la prima assoluta al Ravenna Festival, si parte da Jesi il prossimo 5 giugno (Teatro Pergolesi ), per poi proseguire il 24 luglio ad Assisi (all’’Universo), il 27 a Taormina (Teatro Antico), il 2 agosto nell’ambito delle ‘Armonie d’Arte Festival’, presso il Parco Archeologico Nazionale Scolacium Borgia (Cz). Quindi, ma potrebbero aggiungersi nuove date strada facendo, il cartellone ci rimanda al 5 settembre a Verona (Teatro Romano), ed il settembre a Macerata ( Sferisterio). Da non perdere…
    M.