POLITICA

Valutazione della Commissione Europea sul Pniec italiano: luci e ombre

La Commissione europea ha reso note le sue valutazioni sul Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec) dell’Italia, aggiornato dal governo Meloni a giugno 2022. Il piano definisce gli obiettivi nazionali per il 2030 in termini di efficienza energetica, fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni. Ecco alcuni punti chiave della valutazione:

Aspetti Positivi

1. Rinnovabili e Efficienza Energetica: La Commissione europea ha elogiato l’Italia per i buoni risultati sulla produzione di energia da fonti rinnovabili e la strategia per migliorare l’efficienza energetica in alcuni settori dell’economia.
2. Sicurezza Energetica: La diversificazione dei fornitori di gas e la riduzione dell’import dalla Russia hanno ricevuto approvazione.
3. Liberalizzazione del Mercato Energetico: La struttura del mercato interno dell’energia, che sarà interamente liberalizzato dal 2024, ha ottenuto un giudizio positivo.
4. Eliminazione dei Sussidi Dannosi:La decisione di eliminare progressivamente i sussidi ambientalmente dannosi è stata apprezzata.

Aspetti Critici

1. Povertà Energetica: La mancanza di obiettivi e stime sulla povertà energetica è stata criticata.
2. Ristrutturazione degli Edifici: La lenta progressione nella ristrutturazione degli edifici è stata bocciata.
3. Adattamento ai Cambiamenti Climatici: La mancanza di un piano di adattamento ai cambiamenti climatici è stata rimproverata.
4. Investimenti in Ricerca e Innovazione: La Commissione ha criticato la mancanza di adeguati investimenti nella ricerca e nell’innovazione, specialmente per lo sviluppo di tecnologie a impatto zero.

L’Italia, insieme a Croazia e Slovacchia, è indicata come un paese che prevede di aumentare la produzione nazionale di gas naturale, e figura tra quelli che hanno posticipato l’addio definitivo a tutti i combustibili fossili. La proroga di questa decisione è stata oggetto di domande e dubbi sulla riduzione delle emissioni.

Il governo italiano è stato criticato anche da esperti e think tank per alcune scelte contenute nel Pniec, soprattutto per quanto riguarda le politiche di decarbonizzazione dei trasporti, giudicate rischiose e basate eccessivamente sui biocarburanti.