Dal 1996, anno del suo debutto da professionista, è riuscito a conquistare ben 9 titoli mondiali, salendo di categoria in categoria dalla 125 alla 250, dalla 500 fino alla MotoGp.
Ed oggi a 42 anni, dopo 423 gare disputate, 115 vittorie, 235 piazzamenti sul podio, 65 pole position e 96 giri veloci, Valentino Rossi ha ufficializzato il suo addio: “Ho deciso di fermarmi a fine stagione“.
Il ‘Dottore’ ha così dato finalmente un senso ad una voce che andava avanti da quasi un anno.
Convocata la stampa al Red Bull Ring (dove domenica girerà sul circuito di Stiria), Valentino ha preso la parola affermando che, ”Come avevo anticipato, avrei preso la decisione sul mio futuro dopo la pausa estiva. Ho deciso di fermarmi a fine stagione. Purtroppo, questa sarà l’ultima metà stagione come pilota MotoGp. E’ difficile, è un momento molto triste. E’ difficile pensare che l’anno prossimo non correrò in moto, l’ho fatto più o meno per 30 anni: la mia vita il prossimo anno cambierà. E’ stato un viaggio grandioso, mi sono divertito moltissimo. Sono 25-26 anni nel Motomondiale, è stato grandioso”.
Il suo, come dicevamo, è un bilancio lungo e denso di emozioni: “Ho sempre dato il massimo per restare al top, è stato un viaggio lungo: alcuni miei tifosi magari sono nati mentre io ero già in pista. Ho avuto il sostegno e il tifo di persone di tutto il mondo, qualcosa per certi versi incomprensibile. Alcuni momenti sono stati pura gioia, ma bisogna capire che alla fine in ogni sport i risultati fanno la differenza: credo che questa sia la strada giusta. Potrei correre in MotoGp con il mio team e con mio fratello, ma va bene così“.
In realtà, rivela dando così credibilità a quanto già da tempo ventilato nell’ambiente, ”L’anno scorso non ero pronto a ritirarmi. All’inizio del campionato ero intenzionato a continuare, ma i risultati sono stati inferiori alle aspettative: gara dopo gara, ho cominciato a riflettere. Ora sono in pace con me stesso, penso sia il momento giusto anche se non sono felice di lasciare. Ma se corressi un altro anno non cambierebbe molto: io vorrei correre altri 20 anni”.
Poi Valentino ha aggiunto, e c’è da credergli, che ”Avrei voluto correre per altri 20-25 anni, ma purtroppo non è possibile… I momenti indimenticabili saranno sempre con me, è stato molto bello. Sono 3 i campionati che hanno definito la mia carriera. Il Mondiale 2001, quando ho vinto l’ultimo titolo 500. Il Mondiale 2004, il primo con la Yamaha. E il Mondiale 2008, quando già mi consideravano vecchio e finito“.
Ma non è ancora il tempo delle lacrime: prima che scorra il ‘The End’, ci sono ancora diverse gare da affrontare: “Ora sto solo comunicando la mia decisione – tiene infatti a rimarcare Rossi – tutto diventerà più difficile quando arriverà l’ultima gara…“.
Riguardo al suo futuro, sebbene sia ancora presto per parlarne, nelle sue decisioni continuerà a pesare l’amore per la velocità anche se, le ruote da gestire potrebbero diventare 4: “Adoro correre con le auto, penso che correrò con le macchine dall’anno prossimo ma non c’è ancora una decisione presa. Io mi sento un pilota e lo resterò tutta la vita: cambierò da moto a auto e continuerò ad esserlo, magari non allo stesso livello”.
Ma per l’occasione c’è spazio anche per qualche rimpianto: “Correre con la Ducati è stata una grande sfida, sarebbe stata un’impresa storica se avessimo vinto: moto italiana, pilota italiano. Mi dispiace non aver vinto il decimo titolo, penso che l’avrei meritato: ma non posso lamentarmi dei risultati“.
Max