(Adnkronos) – Fino alle 13 di ieri, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato 92 casi di vaiolo delle scimmie in Paesi in cui questa malattia non è endemica, con altri 28 casi sospetti, distribuiti in 12 Stati ubicati in tre regioni del globo. Lo comunica l’Oms. I casi riportati finora non hanno legami di viaggio stabili con le aree in cui il virus è endemico: sulla base delle informazioni disponibili finora, i casi sono stati principalmente, ma non esclusivamente, identificati in uomini che hanno avuto contatti sessuali con altri uomini.
Finora tutti i contagi sono dovuti al ceppo dell’Africa Occidentale del virus; il sequenziamento genomico di un caso in Portogallo indica una stretta somiglianza con i casi esportati dalla Nigeria nel Regno Unito, Israele e Singapore nel 2018 e 2019. I Paesi in cui questo virus è endemico sono Benin, Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Ghana (solo negli animali), Costa d’Avorio, Liberia, Nigeria, Repubblica del Congo, Sierra Leone e Sud Sudan. Sulla base delle informazioni disponibili, non sono raccomandate misure particolari per i viaggi da o verso queste aree.