Dopo il dispendioso e caotico piano di acquisti comune dei vari vaccini, ora ciascun paese europeo potrà agire autonomamente rispetto allo Sputnik made in Russia.
E’ quanto affermato oggi da Eric Mamer, portavoce capo della Commissione Europea, rispondendo ai giornalisti che chiedevano commento su quanto affermato poco prima dal ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, il quale ha annunciato che, se approvato dall’Ema, la Germania tratterà ‘bilateralmente’ direttamente con Mosca l’acquisto del vaccino.
Premettendo che questo non comporterà comunque la conclusione della strategia Ue sui vaccini, Maner ha poi chiarito che “Ancora una volta ci possono essere approcci autonomi alla questione delle forniture di vaccini anti-Covid. Abbiamo una strategia europea sui vaccini, che è basato sul negoziato con un certo numero di imprese che sono state identificate”. Ad oggi infatti, a livello ‘europeo’ si è trattato e pattuito ordini conPfizer/BioNTech, Moderna, AstraZeneca, J&J, CureVac e Sanofi/Gsk mentre, con Novavax e Valneva al momento vi sono stati colloqui ‘esplorativi’. Dunque, ha aggiunto il portavoce, ”Il fatto che degli Stati eventualmente decidano di acquistare dei vaccini da altri fornitori, come è già successo per esempio nel caso dell’Ungheria, non comporta la fine della strategia europea. Sono due cose diverse“.
Tuttavia, annunciando che il governo federale tedesco ‘sonderà’ la Russia per un potenziale acquisto di dosi Sputnik, lo stesso ministro tedesco della Salute, ha tenuto a rimarcare che ancora un discorso ‘in divenire’ perché, come detto, l’eventuale trattativa è appesa alla decisione dell’Ema per l’autorizzazione. In caso positivo, visto che la Commissione Ue ha escluso in ogni caso l’acquisto del vaccino russo, Berlino ne parlerà direttamente con Mosca, che dovrà a sua volta dimostrare di poter agire con celerità.
In ogni caso, ‘De Luca docet’, solo ieri la Baviera ha anticipato che ha raggiunto un’intesa con i russi per 2,5 milioni di dosi del vaccino, e la produzione locale del vaccino. Dunque, oltre che la possibilità di poter disporre da subito di un’ulteriore arma in più contro il Covid, in questo modo la Germania da anche modo alle sue aziende di trarne profitto. Nel frattempo altri due ‘land’ sarebbero già in trattativa per l’acquisto dello Sputnik. La prima regione a concludere l‘ordine è stata quella settentrionale del Meclemburgo-Pomerania, che si sarebbe assicurata già un milione di dosi, più la possibilità di vedere la partecipazione di alcune industrie locali alla produzione.
Max