“Visto quello che sta succedendo con i vaccini che abbiamo approvato, Pfizer e Moderna, che al momento non consentono di metterci al riparo con le dosi, e l’annuncio di AstraZeneca che consegnerà una quantità minore di dosi, credo che si debba pensare a soluzioni alternative“.
Sempre attento, per ovvi motivi, alle dinamiche legate alla campagna vaccinale, è stato fin da subito il primo ad allertare circa eventuali ritardi o impedimenti tecnici legati alla distribuzione dei vaccini. E’ stato lui infatti ad affermare per primo in tv (intervenendo da Porro, su Rete4), che andavano pensate alternative al piano ufficiale. Di lì la proposta, intanto, di vaccinare subito la popolazione più anziana, per alleggerire la pressione sugli ospedali.
Ed oggi, alla luce dei pericolosi ritardi nella distribuzione da parte della Pfizer, il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, Matteo Bassetti, propone la ‘sua’ proposta alternativa che, tra l’altro, spiega, “L’Ungheria lo ha già fatto, acquistando i vaccini russi. Facciamolo anche noi“.
D’altra parte, tiene a rimarcare l’infettivologo ligure, ”Ogni soluzione è buona nel momento in cui si posso aumentare le persone vaccinate. Poi nel 2022 arriveranno altri vaccini e si potranno usare anche perché non sarà questa una vaccinazione ‘una tantum’, ma andrà ripetuta negli anni. Io personalmente sono favorevole al vaccino russo e anche al quello cinese, verifichiamo con le agenzie di controllo europee e italiana la sicurezza, e partiamo anche noi con soluzioni alternative”.
Quanto alla sicurezza del vaccino russo, Bassetti rassicura affermando che “Alla fine è molto simile a quelli di AstraZeneca e J&J perché utilizza come vettore un altro virus (adenovirus). L’efficacia del vaccino russo, stando ai dati, non è scoraggiante. Ora in emergenza l’obiettivo deve essere vaccinare il maggior numero di persone e per farlo servono dosi”.
Max