E’ stato trovato un accordo tra gli ambasciatori dei Paesi Ue sulla distribuzione di 10 milioni di dosi di vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer/BioNTech, che ha promesso di consegnarle entro la fine di giugno, invece che nel terzo trimestre come previsto.
L’intesa, tuttavia, non è stata unanime, con tre Paesi – Austria, Slovenia e Repubblica Ceca – che hanno deciso di ricevere le dosi in proporzione alla loro popolazione, mentre gli altri 24 hanno deciso di dividere le dosi attraverso un meccanismo di ripartizione solidale, dando a cinque Stati indietro nella campagna (Bulgaria, Lettonia, Estonia, Croazia e Slovenia) una quantità di vaccini superiore rispetto al mero calcolo della popolazione. Ad esempio, la Germania riceverà solo 1,3 milioni di dosi dei 10 milioni, contro le 1,8 milioni che avrebbe ricevuto se distribuiti in proporzione alla popolazione.
Al centro della controversia c’erano i ritardi nelle consegne da parte dell’azienda farmaceutica AstraZeneca. Ciò aveva portato diversi membri dell’Ue a chiedere di ridistribuire a loro favore le 10 milioni di dosi extra.