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Vaccino per il coronavirus, la nuova speranza dal tabacco

Un vaccino sperimentale per coronavirus a base di tabacco potrebbe essere testato nell’uomo già dal mese prossimo. La sussidiaria biotech della British American Tobacco, Kentucky BioProcessing (KBP), utilizza piante di tabacco per produrre il vaccino, che deriva dalla sequenza genetica di SARS-CoV-2.

Secondo la ditta, questo metodo genera il vaccino molto più velocemente di altre tecniche. Spiegando i benefici del suo vaccino, British American Tobacco ha dichiarato: “È potenzialmente più sicuro dato che le piante di tabacco non possono ospitare agenti patogeni che causano malattie umane. È più veloce perché gli elementi del vaccino si accumulano molto più rapidamente nelle piante di tabacco: 6 settimane nelle piante di tabacco rispetto a diversi mesi usando metodi convenzionali.”

Tabacco e coronavirus, la correlazione importante per la produzione del vaccino sperimentale

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La formulazione del vaccino che KBP sta sviluppando rimane stabile a temperatura ambiente, a differenza dei vaccini convenzionali che spesso richiedono refrigerazione. Ha il potenziale per fornire una risposta immunitaria efficace in una singola dose.

Secondo British American Tobacco, il vaccino è stato sottoposto a studi preclinici da aprile, con risultati iniziali positivi. “Stiamo completando i test preclinici e siamo lieti di segnalare che il potenziale vaccino ha dimostrato di produrre una risposta immunitaria positiva. In quanto tale, il candidato al vaccino è ora pronto a passare alla fase successiva che sarà la sperimentazione clinica umana di Fase 1 in attesa dell’autorizzazione della FDA.

Il vaccino a base di tabacco è solo uno dei tanti sviluppati dagli scienziati di tutto il mondo. Un vaccino è attualmente in fase di test presso l’Università di Oxford, con i piani in atto per distribuirlo a 30 milioni di persone entro settembre se gli studi hanno esito positivo.