Il via libero definitivo al vaccino anti Covid di Pfizer /BioNTech da parte dell’agenzia americana Fda? “Questa decisione testimonia che il vaccino in questione, così come gli altri vaccini autorizzati per uso clinico in uso emergenziale o secondo il criterio dell’approvazione condizionata in Europa, rispondono ai criteri scientifici più stringenti relativi al processo di produzione, al profilo di sicurezza ed efficacia immunizzante”. Così Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico ed ematologo del Bambino Gesù commenta in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.
“L’obiezione che i vaccini sono stati approvati troppo rapidamente viene a perdere qualsiasi consistenza – sottolinea -. Nessuno dei passaggi di valutazione più rigorosi rispetto alla sicurezza è stato saltato. L’auspicio e la speranza è che ciò possa rappresentare una nuova incentivazione ad aderire alla campagna vaccinale, soprattutto in quelle popolazioni di soggetti in cui il tasso di letalità dell’infezione è particolar mente elevato. Mi riferisco in particolare agli italiani sopra i 50 anni. Ma non dimentichiamo l’importanza di proteggere anche i più giovani, adolescenti dai 12 anni di età compresi”.
Per Locatelli, “l’ipotesi di estensione a 12 mesi del green pass è più che ragionevole anche alla luce della progressiva acquisizione d’informazioni sulla durata della risposta vaccinale. Si era inizialmente fissata la scadenza ai 6 mesi, e poi spostata a 9, proprio perché quanto dura l’effetto protettivo conferito dal vaccino lo stiamo progressivamente imparando. Le prime vaccinazioni nel mondo sono iniziate all’incirca 10 mesi fa. Non essendoci a oggi evidenza che vi sia una sostanziale perdita dell’effetto protettivo offerta dall’immunizzazione nei primi vaccinati, la scelta di prorogare la scadenza a 12 mesi trova una solida base” conclude.