Per gli scienziati il concetto base è che quando il beneficio è di gran lunga maggiore al rischio va bene poi, come si dice a Roma “a chi tocca n’se ingrugna!’ O meglio, per dirla facile: purtroppo capiterà sempre che qualcuno reagirà in modo differente, a volte anche grave, ma del resto – recita la solita, stupida canzone “anche l’aspirina può dare reazioni avverse gravissime”.
Dunque ‘basta avvertire’ (come se questo limitasse i danni, vista l’imprevedibilità del singolo soggetto), e male che vada ‘non si pagano i danni’ in quanto ‘come scritto, anche se raramente ‘può capitare’. Un po’ come fanno gli ingegnosi sindaci delle sperdute comunità montane: se investendo un cinghiale di notte chiedi i danni, non avrai diritto a nulla perché, ti faranno notare, ogni tot chilometri i segnali avvisavano che lì possono trasversale all’improvviso i cinghiali!
E così, pur non ‘correggendo’ (in termini di probabilità) il rischio della pericolosità in determinati soggetti dell’inoculazione del vaccino, ora sia gli adenovirali anti-Covid, Johnson & Johnson ed AstraZenecaNuovi, in merito al rischio di trombosi andranno ad arricchire il loro bugiardino.
E’ quanto comunicato oggi dall’Agenzia europea del farmaco, dopo essere stata ‘avvertita’ di tali novità nell’ambito dell’apposita riunione del Prac, il Comitato di farmacovigilanza.
Nello specifico, per quanto riguarda il vaccino Janssen (J&J), i ricercatori hanno individuato un probabile collegamento con rari casi di Tev (tromboembolismo venoso), evento che è stato raccomandato di inserire subito fra le ‘varie cause’ di raro effetto collaterale nel bugiardino del farmaco, così che, sia gli operatori sanitari, che le persone deputate ad assumerlo, sia a conoscenza del rischio di poter incappare nella Tev.
Nello specifico, ha spiegato il Prac, la Tev è conseguente ad un coagulo di sangue all’interno di una vena profonda (di un arto inferiore o superiore, quando non all’inguine), che può così giungere fino ai polmoni, causando un blocco dell’afflusso di sangue. Un disturbo distinto dalla ben ormai conosciuta – effetto collaterale molto raro – trombosi con sindrome da trombocitopenia (Tts, coaguli di sangue associati a piastrine basse).
L’altro dei due casi segnalato a seguito alla somministrazione sia del vaccino J&J che del Vaxzevria (AstraZeneca), è l’Itp, o trombocitopenia immune.
Anche in questo caso il Prac ha attentamente analizzato ogni dato disponibile, per poi raccomandare anche per questa reazione, l’aggiornamento del bugiardino dei due vaccini anti-Covid. Anche se raramente, nel lasso di tempo compreso nelle 4 settimane dalla vaccinazione, sono stati segnalati casi di livelli molto bassi di piastrine nel sangue. Motivo per cui, se un soggetto mostra una storia di Itp, in considerazione della possibilità di poter evidenziare bassi livelli di piastrine, dopo la vaccinazione si raccomanda il monitoraggio delle piastrine dopo la somministrazione.
Max