Circa 200 medici no vax sospesi in Italia. “A settembre avremo un quadro completo dei medici sospesi dalle Asl perché non vaccinati contro il Covid, al momento sono circa 150-200. Non avendo dati precisi possiamo però stimare che non si arrivi al migliaio di colleghi non immunizzati ma in questo numero potrebbe esserci anche chi ha una motivazione valida, ad esempio di salute”, sottolinea all’Adnkronos Salute il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, facendo il punto sulle attività disciplinari messe campo dai singoli Ordini che ricevono le segnalazioni della sospensione da parte delle Asl: “Stanno arrivando le prime delibere dei vari Ordini provinciali”, precisa il presidente.
“Abbiamo messo in moto un meccanismo che sta funzionando, soprattutto al Nord e al Centro, meno al Sud, ma la burocrazia imperversa e ci siamo accorti di alcuni problemi ad esempio di colleghi che erano vaccinati in una regione ma lavorano in un’altra”, avverte Anelli, che rimarca come “la mancata vaccinazione per un medico è come non avere la laurea, come se esercitasse abusivamente la professione”.
Entrando nel merito delle singole regioni sappiamo dove è più consistente il numero dei medici no-vax? “Non abbiamo i numeri del Sud Italia, ci sono regioni come il Veneto che hanno iniziato prima e altre che invece sono partite dopo – risponde Anelli – Io sono anche presidente dell’Omceo di Bari e ho mandato alla Regione l’elenco dei medici iscritti il 6 aprile prima della scadenza prevista dalla norma, ma ad oggi non ho ricevuto dalla Regione i nominativi dei medici segnalati perché non vaccinati o sospesi”.
Sulla possibilità di estendere l’obbligo vaccinale per il personale sanitario anche oltre il 31 dicembre? “Spero che la norma venga rinnovata – risponde Anelli – Ma dovremmo poi porci il problema di come sostituire i medici che vengono sospesi”.