La maggior parte delle persone (specie chi non è affatto abituato ad ‘informarsi’), punta il dito contro la stampa, rea di creare allarmismo o, viceversa di tenere un profilo filo-governativo in merito all’attuale emergenza sanitaria. Eppure basterebbe soltanto un più di attenzione per capire che, i giornalisti, altro non fanno che riportare quanto, fra medici, virologi, tecnici, ecc., viene quotidianamente affermato.
Dunque nulla di ‘inventato’ o replicato per ‘ingraziarci’ chissà chi: i giornalisti altro non fanno che dare spazio a tutti, in special modo a chi rappresenta scuole di pensiero differenti.
Quindi il ‘problema’ non siamo noi, ma questa crescente ‘pletora’ di esperti, specialisti e saccenti, che creano allarmi e confusione, smentendosi in continuazione uno con l’altro.
Il ‘caso’ Crisanti, che non si vaccinerà senza averne prima letto i dati”
L’ultimo caso in ordine di tempo, è esploso in merito alla notizia secondo cui, già da gennaio sarà possibile vaccinarsi contro il coronavirus. Un annuncio rispetto al quale il microbiologo dell’università di Padova, Andrea Frisanti, ha dichiarato davanti ai giornalisti che non lo farà senza aver prima letto i dati in merito.
Dichiarazioni che, uscite dalla bocca di un medico che lo scorso marzo è riuscito a salvare il Veneto dalla pandemia, hanno subito impressionato l’opinione pubblica.
Il Cts ‘bacchetta’ duramente Crisanti: “Frasi assolutamente inaccettabili”
Ma non solo, i primi ad insorgere contro la frase di Crisanti, sono stati proprio in membri interni al Comitato Tecnico Scientifico, che hanno definito ”assolutamente inaccettabili, dal punto di vista scientifico e tecnico, oltre che inappropriate nella forma e nel modo”, le dichiarazioni di Crisanti. Frasi che rischiano d gettare alle ortiche quanto si sta facendo per arginare questa terribile ondata di contagi. Il Cts si è appositamente riunito per discuterne e, al termine, liquidate le parole del microbiologo come “di tale superficialità”, ha invece tenuto a rimarcare le procedure per i vaccini “sono fatte sotto rigidissimi controlli”.
Galli: “Crisanti travisato: è stanco di vedere annunci sul vaccino e non dati concreti”
“Credo che potrò iniziare una sperimentazione molto presto su uno dei vaccini anti Covid presso il mio centro. Credo che se scoprirò che il ruolo di principale investigatore e di responsabile non è in conflitto con quello di volontario sarò tra i primi a fare questa vaccinazione”.
Tuttavia c’è stato anche chi, come il direttore di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, ha in qualche modo stigmatizzato le frasi di Crisanti che, ha spiegato “ha tutta la mia stima, la sua affermazione è stata travisata. Era seccato di continuare a vedere annunci sui media sul vaccino e non dati concreti“.
Galli: “Siamo tutti un po’ indispettiti dalla politica degli annunci”
Poi, davanti ai microfoni di Rtl 102.5, Galli ha annunciato che “La nota di ottimismo che mi sento di dare arriva dal vaccino. Siamo tutti un po’ indispettiti dalla politica degli annunci. Continuiamo a vedere una gara a chi ha il vaccino migliore. Se questa fosse una gara nei fatti e non solo negli annunci sarebbe una bellissima cosa”.
Galli: “A Natale urge evitare di comportarci come è accaduto a Ferragosto”
Riguardo poi un altro tema ‘caldo’, come quello dell’imminente Natale, Galli ha spiegato che sui rischi legati alle festività: “Ho giurato a me stesso che avrei parlato del Natale solo per fare gli auguri ai parenti, perché credo che sia compito di qualcun altro metterci la faccia da questo punto di vista. Una cosa è certa. Non possiamo aspettarci di far finta che non sia accaduto nulla: dobbiamo evitare di fare a Natale quello che abbiamo fatto a Ferragosto. Mi auguro che la lezione pesante estiva sia stata imparata”.
Galli: “Un Natale che deve evitare di infettare i nostri nonni”
Ed infatti, aggiunge il il direttore di malattie infettive dell’ospedale Sacco, “Dalla fine del lockdown a oggi 12mila morti causati dal virus, gran parte di questi morti poteva essere evitata con comportamenti responsabili, ma anche con indicazioni responsabili da parte delle autorità. Non ci si possono palleggiare responsabilità. Non cerchiamo sconti. Il Natale responsabile è un natale che deve evitare di infettare i nostri nonni”.
Max