(Adnkronos) – Stop Ue al vaccino covid francese Valneva. L’azienda farmaceutica annuncia di avere ricevuto dalla Commissione europea un avviso dell’intenzione di rescindere il contratto di acquisto anticipato (Apa) per il candidato vaccino anti-Covid Vla2001. L’accordo conferiva infatti alla Commissione il diritto di revocare l’Apa se il prodotto non avesse incassato il via libera dell’Agenzia europea del farmaco Ema entro il 30 aprile 2022.
In base ai termini dell’intesa – spiega la compagnia in una nota – Valneva avrà 30 giorni calcolati dal 13 maggio per ottenere dall’ente regolatorio Ue un’autorizzazione all’immissione in commercio o proporre un piano accettabile per rimediare. Valneva lavorerà con la Commissione e gli Stati per concordarlo e per rendere disponibile Vla2001 alle nazioni che ancora desidereranno riceverlo. Se la Commissione deciderà di mettere fine al contratto, Valneva non sarà tenuta a restituire gli anticipi ricevuti, dal momento che la società ha impegnato l’intero ammontare degli acconti e l’Apa non richiede il rimborso di tali pagamenti in queste circostanze.
“La decisione della Commissione è spiacevole – dichiara l’amministratore delegato di Valneva, Thomas Lingelbach – soprattutto perché continuiamo a ricevere messaggi da europei che cercano una soluzione vaccinale più tradizionale”, sottolinea il Ceo in riferimento alla natura del vaccino, a virus intero inattivato. “Abbiamo avviato un dialogo con gli Stati membri interessati al nostro approccio – aggiunge il manager – Valneva continua a credere che Vla2001 possa dare un importante contributo alla lotta contro Covid-19 e integrare l’offerta di vaccini già esistenti”.
Vla2001 al momento ha ricevuto autorizzazioni in Regno Unito, Bahrain ed Emirati Arabi Uniti, mentre sul prodotto l’Ema ha in corso da tempo la procedura di revisione continua rolling review. Come comunicato da Valneva il 25 aprile scorso, il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’agenzia ha inviato all’azienda un ulteriore elenco di domande alle quali Valneva ha risposto il 2 maggio, ritenendo che affrontino “adeguatamente le richieste”. Se il Chmp le accetterà, la società di aspetta di ricevere un parere positivo “al più tardi nel giugno 2022”.
Sulla base dell’esito delle discussioni con la Commissione europea e gli Stati membri interessati – conclude la nota – Valneva riconsidererà le previsioni finanziarie per l’esercizio in corso.