“Ovviamente è una bufala. Avevo anche pensato di dimostrarlo scientificamente ma poi mi sono detto ‘no, non posso arrivare a tanto e starmene a casa con la calamita attaccata al braccio'”. Così Salvo Di Grazia, medico e divulgatore scientifico, commenta la nuova fake che impazza sui social secondo cui dopo la vaccinazione anti-Covid, se si pone una calamita nel punto esatto dell’inoculo questa si attacca a testimonianza del fatto che il vaccino, a seconda delle tesi, o contiene metalli o ancor più fantasiosamente, sia responsabile di una ‘inversione parametrica del cromosoma’.
“Inversione parametrica del cromosoma – chiarisce Di Grazia all’Adnkronos Salute – non vuol dire nulla, è la classica terminologia parascientifica che in realtà non ha alcun significato. Anche perché – aggiunge il medico – questa eventuale inversione parametrica certamente non creerebbe questo effetto. Non è che un cromosoma si inverte e quindi la calamita si attacca. Né tantomeno è per un eventuale contenuto di metalli. Se uno si iniettasse metallo puro – sottolinea Di Grazia – subito dopo non è che la calamita viene attirata dal braccio, assolutamente, ci vorrebbero chili di ferro. E’ un assurdo. Ovviamente io ho visto ragazzi che per scherzare si attaccano la calamita nel naso, sul petto, ovunque. Ma in realtà è la calamita che si ferma sul corpo sudato, non è che si attacca per magnetismo.
“E’ una bufala talmente banale e scontata – rimarca il medico – che non ho ritenuto di dovergli dedicarci neppure una smentita perché mi sembrava di offendere l’intelligenza delle persone. Però per l’ennesima volta mi rendo conto – sottolinea – che non c’è limite: chiunque può dire qualsiasi cosa e ci sarà sempre qualcuno che ci crede”. Quindi se continua a prendere piede “farò qualcosa di un po’ ironico, satirico per smontarla, magari facendo vedere non la calamita, ma il ferro da stiro che viene attirato dal braccio”.