(Adnkronos) – Per il vaccino anti-Covid “credo che l’obiettivo sia quello di arrivare a un richiamo annuale” e “confidiamo di poter avere nel prossimo autunno un vaccino aggiornato nei confronti delle varianti che contenga anche l’antinfluenzale”. Lo dice Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, a margine del Digital Health Forum, evento promosso a Roma da Farmindustria. “Io non parlerei più di quarta, quinta o sesta dose – corregge il sottosegretario -. Faccio l’esempio di chi da più di venti anni riceve il vaccino antinfluenzale, non è arrivato alla ventesima dose ma ha fatto finora il ventesimo richiamo”.
“Una ripresa del Covid dopo l’estate? Difficile fare previsioni così a lungo periodo – afferma Costa – il virus purtroppo ci ha abituato a continui cambi di scenari e talvolta anche repentini. Io credo che dobbiamo proseguire con responsabilità e continuare a veicolare un messaggio importante: tutti i cittadini per cui è prevista la quarta dose, anziani e fragili, devono procedere con la quarta dose perché significa dare loro una protezione in più. Ma anche a quei circa 3 milioni di italiani che sono in attesa della dose booster dobbiamo dire che, nonostante un rallentamento delle misure, è importante completare il ciclo di vaccinazione perché di fronte a una eventuale recrudescenza, saremmo maggiormente protetti”.
Quanto all’allentamento sull’obbligo delle mascherine, “siamo di fronte a una nuova fase che è possibile grazie a una maggioranza responsabile di cittadini che hanno aderito alla campagna di vaccinazione. Ovviamente – chiarisce il sottosegretario – occorre ancora prudenza e senso di responsabilità che i cittadini hanno ampiamente dimostrato in questi due anni e credo che, per quanto riguarda le mascherine al chiuso, passare da un obbligo ad una raccomandazione significhi dare fiducia agli italiani”.
“Siamo consapevoli – prosegue ancora Costa – e lo vediamo anche per quanto riguarda la mascherina all’aperto, nonostante non ci sia più l’obbligo di indossarla da alcuni mesi, vediamo cittadini che in situazioni di affollamento continuano a mettere la mascherina. Oggi dopo due anni di pandemia c’è una consapevolezza diversa da parte dei cittadini e credo sia giusto affidarci a loro”. Siamo ancora in una “fase di transizione molto vicina alla normalità. Ovviamente l’obiettivo non è arrivare al contagio zero, perché è un obiettivo irraggiungibile, l’obiettivo semmai è arrivare alla convivenza con il virus, una convivenza che permetta alle attività di tornare alla normalità e che permetta soprattutto ai nostri ospedali di non essere più sotto pressione, nella consapevolezza che anche l’attività ordinaria degli ospedali salva vite umane”, conclude.