Proseguono senza sosta le prime giornate della campagna vaccinale in Italia e nel Lazio, dove oggi le prime dosi del farmaco sono arrivate anche a Frosinone e a Latina per la terza giornata del Vax-day. Ottimista l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, che prevede la partenza della vaccinazione dei cittadini del Lazio a partire già dai primi di febbraio.
Molte, però, le variabili intorno a questa data: prime fra tutte la disponibilità dei vaccini e la conservazione a basse temperature. Già oggi in Italia è atteso un carica di 470mila dosi che rischia, per ora, di restare in Belgio a causa del maltempo. Restano in attesa, dunque, le Regioni: nel Lazio erano previste 44 mila dosi, una parte delle 200mila destinate alla Regione.
Già pianificato il piano dei prossimi arrivi: 4, 11, 18 e 25 gennaio. Priorità assoluta per gli operatori sanitari, poi per gli ultraottantenni e per le fasce più deboli della popolazione per poi procedere “per fasce d’età a decrescere”. Obiettivo ambizioso, suddiviso in quattro fasi, è riuscire a vaccinare prima dell’estate il 50% dei cittadini del Lazio; una copertura che consentirebbe un parziale ritorno alla normalità.
Piovono insulti, però, sui social da parte di alcuni no-vax nei confronti di Claudia Alivernini, l’infermiera dello Spallanzani che per prima ha ricevuto il vaccino contro il Covid-19. L’infermiera, costretta a chiudere i profili personali, sta valutando in queste ora se denunciare l’accaduto alla polizia postale.
Buone notizie, invece, dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che ha reso noto che da ogni fiala del vaccino Pfizer-BionNTech si potranno ottenere sei dosi e non cinque, come previsto finora.
Mario Bonito