E’ il tema centrale, in questi mesi di pandemia da coronavirus, e senz’altro l’interrogativo principale legato al covid-19: e cioè, quando arriva il vaccino?
Cosa sappiamo in merito alle sperimentazioni, e chi e quando, e in che modalità, provvederà a distribuirlo in Italia? E ancora, quanto costerà, e come funzionerà?
Agli Stati Generali a Villa Pamphili il Ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato l’accordo firmato con Francia, Germania e Olanda per bloccare 400 milioni di dosi del vaccino anti-coronavirus che sarà prodotto dalla Astrazeneca.
Il vaccino è già in fase sperimentale sull’uomo: andiamo allora a scoprire come funziona, quanto costa e quando si potrà distribuire.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza il 13 giugno, nel corso degli Stati Generali a Villa Pamphili, ha annunciato di aver firmato insieme ai Ministri della Salute di Germania, Francia e Olanda, un contratto con Astrazeneca per quanto riguarda un quantitativo di 400 milioni di dosi di vaccino da destinare a tutta la popolazione europea.
Stiamo ovviamente parlando del vaccino anti-Covid nato dagli studi dell’Università di Oxford e che coinvolgerà nella fase di sviluppo e produzione anche importanti realtà italiane come l’azienda Advent Irbm di Pomezia.
“L’impegno prevede che il percorso di sperimentazione, già in stato avanzato, si concluda in autunno con la distribuzione della prima trance di dosi entro la fine dell’anno. Con la firma di oggi arriva un primo promettente passo avanti per l’Italia e per l’Europa. Il vaccino è l’unica soluzione definitiva al Covid 19. Per me andrà sempre considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti, non privilegio di pochi”, ha ammesso Speranza.
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Il vaccino annunciato da Roberto Speranza, chiamato in questa fase ChAdOx1 nCoV-19, generato dall’accordo tra alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia e Astrazeneca, nasce nei laboratori dello Jenner Institute della Oxford University.
Il vaccino si basa sulla tecnica del “vettore virale“, vale a dire di un virus simile a quello che si vuole prevenire ma non aggressivo, a cui si incorporano le informazioni genetiche che si presume facciano scattare la risposta immunitaria.
Sarà testato in Brasile (dove ad oggi è più alta la probabilità di entrare in contatto col virus) oltre che in Inghilterra. La sperimentazione di fase I ha coinvolto un campione di poco più di 1000 adulti sani, tra i 18 e 55 anni. La seconda e terza fase implicano la somministrazione a un campione molto più ampio, per un totale di circa 10.000 volontari sani. Il campione in questa ultima fase di test riguarderà anche bambini e anziani.
Chi paga il vaccino contro il coronavirus e chi potrà averlo? Il Ministro della Salute Speranza ha detto che a pagare il vaccino è lo Stato e questo verrà distribuito gratis a cominciare dalle classi più a rischio.
Quanto costa il vaccino? A far chiarezza è Lorenzo Wittum, presidente di Astrazeneca Italia, intervenuto ad “Agorà” su Rai3. “Astrazeneca ha preso un impegno di produrre 2 miliardi di dosi con l’obiettivo di avere un accesso ampio, equo e senza alcun profitto durante la fase della pandemia. Posso dire che il costo del vaccino sarà di pochi euro per distribuirlo. Inizieremo verso fine anno a distribuire ed entro la fine dell’estate avremo i risultati dei test clinici di efficacia. Qualora fossero positivi, faremo il processo regolatorio e immediatamente inizieremo la distribuzione”, ha spiegato il presidente di Astrazeneca Italia.
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Del resto quella contro il Covid-19 è una sperimentazione ancora in corso. Wittum si è detto fiducioso in quanto le prime fasi sono andate bene. Un comitato indipendente di monitoraggio ha analizzato i risultati della fase1 e ha suggerito all’autorità inglese di iniziare la sperimentazione su larga scala.
Per l’Europa sono previste 400 milioni di dosi di vaccino. Diverse decine di milioni di dosi saranno pronte prima della fine anno e poi nei primi mesi del 2021 arriveranno il resto delle dosi. Astrazeneca ha spiegato che le modalità di distribuzione sono “una decisione che dovranno prendere in Europa. I 4 Paesi dell’alleanza – Italia, Francia, Germania e Olanda – insieme all’Unione europea stanno definendo i meccanismi di allocazione”.
Per l’Italia è dato sapere, ad oggi, che i primi a ricevere il vaccino contro il Coronavirus saranno il personale sanitario, le categorie a rischio, per età o patologie, e i militari e le forze dell’ordine.
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